Trovato in casa con 840 grammi di cocaina, condannato a tre anni in primo grado
ANTONIO FABBRI – “Facevo uso quotidiano senza limiti di alcool e cocaina”. Questo ha dichiarato, ascoltato ieri dal giudice Roberto Battaglino in udienza, Flavio Chignoli, 50enne bresciano residente a San Marino che, il 24 maggio 2019, venne trovato con in casa quasi 836,53 grammi di cocaina, 13,965 chili di sostanza da taglio del tipo caffeina, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento di dosi. La cocaina vene trovata in parte nascosta in uno sportello sottostante la vasca da bagno e in parte nel garage, nella parte terminale delle guide della basculante.
La ricostruzione è stata fatta in udienza dal tenente Stefano Bernacchia che ha ricordato anche come l’uomo avesse gestito un bar, tra l’altro in un immobile dello Stato. In quella sede, ha affermato tuttavia la gendarmeria, non sono stati riscontrati episodi di spaccio. Spaccio tra l’altro negato dall’imputato che ha affermato come l’ingente quantitativo, per un valore di circa 90mila euro, fosse per uso personale.
L’avvocato difensore Fabio di Pasquale, ha rilevato come sulla attività di spaccio non ci siano prove. Il Procuratore del fisco, Roberto Cesarini, ha dal canto suo evidenziato come il quantitativo – si trattò del sequestro di stupefacente più ingente degli ultimi vent’anni – e il rinvenimento di accessori e materiale per confezionare dosi, non lasciassero dubbi. La difesa ha anche sottolineato come il suo assistito abbia iniziato un percorso di recupero. Lo stesso imputato ha dichiarato: “Sono stato quasi contento di essere stato arrestato, perché questa vicenda può aiutarmi a liberarmi da questo cancro”. Il giudice Battaglino, al termine del dibattimento, ha condannato l’uomo a 3 anni e un mese di prigionia.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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