Qualora non sia possibile adibire il soggetto non vaccinato a mansioni alternative, questi viene collocato in aspettativa non retribuita obbligatoria che non viene computata ai fini dell’aspettativa
Subito in vigore le nuove norme anche per la mobilità interna, verso e dal circondario
IL RESTO DEL CARLINO «La mancata effettuaziione, anche se volontaria della vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da Sars-Cov-2 da parte del personale sanitario e socio-sanitario che presta servizio all’Istituto per la sicurezza sociale e strutture sanitarie e socio sanitarie a partecipazione pubblica, con qualsiasi formula contrattuale, determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali con pazienti o utenti delle strutture».
Questo è quanto contenuto, tra le altre cose, nel nuovo decreto emanato ieri dal governo che resterà in vigore il fino al prossimo 3 giugno. Un decreto che prevede anche alcune agevolazioni per i sammarinesi che si sono sottoposti o si sottoporranno alla vaccinazione anti-covid. Con un occhio particolare, come già detto, sul personale sanitario e socio-sanitario. Per i non vaccinati sarà il capo del personale a valutare «le possibili mansioni alternative – si legge sul decreto – cui adibire il soggetto non vaccinato allo scopo di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, tenuto altresì conto delle effettive esigenze di servizio. Qualora non sia possibile adibire il soggetto non vaccinato a mansioni alternative, questi viene collocato in aspettativa non retribuita obbligatoria che non viene computata ai fini dell’aspettativa». In alternativa all’aspettativa «il soggetto non vaccinato può utilizzare congedi ordinari, permessi, e recuperi orari maturati nell’anno 2020». (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
——