San Marino. Libera: grandi debitori, chiediamo l’anagrafica

San Marino. Libera: grandi debitori, chiediamo l’anagrafica

Libera: “Personaggi sammarinesi molto noti non rientrano dei loro debiti”

Il partito punta sull’anagrafica dei grandi debitori “Fare chiarezza sulla leggera concessione dei crediti che ha generato i dissesti bancari”

Libera parte facendo il confronto tra l’emissione dei titoli sul mercato internazionale di San Marino e, più di recente, di Andorra.

“Non possiamo non fare confronti – dice Eva Guidi – in particolare sulla durata del debito di 340 milioni e relativamente al tasso piuttosto importante”. La differenza più marcata tra il prestito sammarinese e quello andorrano è che, quello del Titano ha durata triennale ed un tasso di interesse, pari al 3,25%. Quello andorrano, invece ha durata decennale e ad un tasso dell’1,25%.

“Proprio sulla durata abbiamo sempre mosso le nostre perplessità – prosegue Eva Guidi – anche perché riteniamo che la durata di tre anni fin da ora non dà la possibilità a questo debito di essere utilizzato per un sostegno duraturo. Per questo il prestito internazionale, e anche organizzazioni imprenditoriali stanno premendo in questo senso, deve essere utilizzato per fare investimenti e sviluppo. La dorata è molto breve e si potrebbe trovare nella necessità di doverlo rinnovare, questo debito, e sarebbe importante rinnovarlo nella stessa cifra, senza aumentarlo questo debito. Ma questo è un rischio che la repubblica corre se parte di quel prestito dovesse essere usato per la spesa corrente”.

Non rientrano nel ragionamento i ristori che devono essere considerati intervento a parte. “Investire, investire e investire. Necessario che la nostra repubblica imbocchi questa strada”, dice Eva Guidi citando l’ordine del giorno proposto da libera, che però è stato respinto. “Andava nella direzione di fare un piano di sviluppo con dei tempi precisi”.

Poi le considerazioni sul debito fatto per sostenere il sistema bancario. Di qui la necessità di fare luce, invocando il lavoro della Commissione di inchiesta, sulle cause e le responsabilità che hanno portato ai dissesti bancari. Poi Eva Guidi pone l’accento anche sulle leggi relative al recupero degli Npl sulle quali occorre confronto al fine di varare provvedimenti efficaci.

Poi ci sono i gradi debitori. “Questo governo non ha la forza per portare avanti la trasparenza, l’incapacità di guardare agli errori degli ultimi anni. Chiediamo l’anagrafica dei grandi debitori. Non è una richiesta populista. Ma gran parte del debito è dovuto a deficit bancari, tra cui anche elargizione leggera dei crediti – dice Luca Boschi – Ci sono personaggi sammarinesi molto noti che hanno complessivamente centinaia di milioni di debiti e non stanno rientrando dei loro debiti. Chi glieli pagherà questi debiti? Probabilmente lo Stato. Un circolo vizioso che non possiamo permetterci”.

Citato l’episodio dei risparmiatori Smi sul quale il governo ha mostrato incoerenza. Intanto, già in buona parte, quasi la metà del debito contratto, se ne è già andato in spesa corrente e per coprire altro debito”, puntualizza Matteo Ciacci citando, tra l’altro, anche il rimborso degli zero coupon di Cassa di Risparmio. Ma oltre alla trasparenza sui grandi debitori, si chiede anche trasparenza sulle consulenze: “A parte che a noi il monte delle consulenze risulta più elevato rispetto a quanto comunicato dalla Segreteria interni – dice Matteo Ciacci annunciando una interpellanza ma sono stati pubblicati dei dati sulle consulenze del governo,che a noi risultano più elevati. Sono ricompresi in quei calcoli le consulenze Rothschild o JpMorgan? O quelle sono consulenze che non vengono considerate? Abbiamo chiesto più volte gli importi, senza ottenere risposte. Continueremo in una interpellanza trasparenza anche su questi contratti”.

Ricapitolando, quindi Libera chiede coerenza e trasparenza su grandi debitori, chiarezza su tutti i dissesti bancari e responsabilizzazione dei manager, oltre a riforme e progetto paese. 

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