San Marino. Sputnik V non ancora approvato dall’Ema, ma Ciavatta rimane fiducioso

San Marino. Sputnik V non ancora approvato dall’Ema, ma Ciavatta rimane fiducioso

“Lo Sputnik non blocca il pass ai sammarinesi. Come noi altri 60 stati”

Il segretario Ciavatta: “Sono fiducioso, voglio vedere chi impedirà l’accesso nel suo Paese a tre quarti del mondo”

CARLA DINI – “Voglio vedere chi dirà che impedisce l’accesso nel proprio Paese a tre quarti del mondo”. Quale lasciapassare servirà per viaggiare in Europa? E quale destino attende i Paesi, come San Marino, che hanno scelto lo Sputnik V, un vaccino non approvato dall’Ema? Si chiamerà Green pass e dovrebbe entrare in funzione a metà o fine giugno. I contorni della questione però sono ancora piuttosto sfumati. Grazie alla spiegazione di alti funzionari Ue sappiamo che si tratterà di “un documento cartaceo o digitale con un app scaricabile sullo smartphone”. Un certificato dunque che attesterà tra l’altro “l’avvenuta vaccinazione contro il Covid, il numero di dosi o l’avvenuta guarigione nei sei mesi precedenti’”. Il segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta, precisa che sul Titano “si sta elaborando un’appli cazione interoperabile con le specifiche tecniche che vengono indicate per i Green certificates dell’Unione europea. Applicheremo in tempi brevi questo nuovo strumento, con cui tener traccia delle vaccinazioni, del possesso di anticorpi e dell’esito del tampone, come previsto dal pass europeo. A quel punto vedremo quali indicazioni saranno poste sulla circolazione”. A suo avviso “ciò che conterà viaggiando sarà: non avere il virus in corso. L’Ue ha chiesto di dotarsi di certificati, in base a specifiche tecniche, ma dopo ogni Stato deciderà quali vaccini ammettere. La Repubblica di San Marino li riconoscerà tutti. Non ci interessa il tipo di vaccino, ma che il soggetto in ingresso abbia gli anticorpi”, anticipa il segretario. Che aggiunge: “Sono molto fiducioso. Credo che prenderanno la stessa decisione tutti quanti, andiamo verso la stagione turistica. Voglio vedere chi impedirà l’accesso nel suo Paese a tre quarti del mondo. Ricordo che Africa, Medio Oriente ed Asia sono privi di vaccini Ema”. (…)

Articolo tratto da Corriere Romagna

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