La Serenissima. Telecomunicazioni, il segretario di Stato Lonfernini conferma liquidazione NetCo e “stop” alla rete Zte
ENRICO LAZZARI – Public NetCo, e con essa il progetto di rete unica e pubblica delle tlc, dalla fibra al 5G, con relativo superamento del monopolio di fatto attuale, verrà liquidata. Chiusa! La conferma giunge al termine del dibattito che, lunedì sera in Palazzo Pubblico, ha chiuso i lavori di questa sessione del Consiglio Grande e Generale. Lo ha lasciato intendere chiaramente il segretario di Stato alle Telecomunicazioni, il democristiano Teodoro Lonfernini, confermando l’intenzione di smantellare la società e quindi porre una pietra tombale sul progetto portato avanti dall’esecutivo precedente. Una intenzione che, peraltro, trovava logiche conferme già nel punto quattro dell’ordine del giorno dell’assemblea dei soci NetCo in cui si sarebbe affrontata la “ridefinizione del mandato aziendale” e nella politica che, fin dai primi atti, ha caratterizzato l’azione del governo a guida Pdcs insediato alla fine del 2019. Azioni che agli osservatori più maliziosi appaiono -anche se talvolta “l’apparenza inganna”, recita un vecchio adagio popolare- parte di un preciso piano teso a tutelare il monopolio di fatto e, conseguentemente, il monopolista italiano. Un “piano”, peraltro, dal cliché collaudato: si sollevano dubbi sulla legittimità di un progetto; su questi dubbi di legittimità si vara un atto politico che apre ad una verifica; si affida la verifica a una commissione che, confermando i dubbi originari, getta pesanti ombre sulla gestione del progetto, magari infondendo il sospetto di presenza di reati penali; si “recapita” l’atto con i suoi “sospetti” e ombre alla Magistratura che, doverosamente, apre una inchiesta… Il progetto, a prescindere dalle conclusioni della stessa indagine, a quel punto, è morto e sepolto. (…)
Articolo tratto da La Serenissima
——