San Marino. Caso targhe, multe, associazione Ue, Repubblica futura in conferenza stampa

San Marino. Caso targhe, multe, associazione Ue, Repubblica futura in conferenza stampa

Rf:  non abbiamo idea di cosa voglia fare il Governo”

Dal vertice di Roma nessuna soluzione ai dossier aperti tra i due paesi Sull’accordo di associazione all’Ue si stanno facendo dei passi indietro”

In apertura di conferenza stampa Nicola Renzi accenna a due odg presentati durante il Consiglio appena concluso, ambedue respinti, e a uno sulla scuola di Città che verrà discusso nella prossima sessione. “Abbiamo chiesto una volta ancora che il Governo si fermi e che si possa aprire un vero dialogo su questa tematica”. Renzi esprime poi la forte delusione di Repubblica Futura per il dibattito tenuto in Consiglio sul vertice a Roma. “A parte qualche intervento celebrativo non si è riusciti a entrare nel merito delle questioni e dei dossier aperti: questione multe, e-commerce e questione targhe, su cui sinceramente non abbiamo capito cosa succederà, e dopo la grancassa del Governo sugli incontri romani ci saremmo aspettati una risoluzione immediata di questi problemi. Per Rf centrale al momento è l’accordo di associazione con l’Unione Europea, mentre ci pare che siamo in una fase di regressione. Non sappiamo assolutamente nulla dello stato del dossier né di quando ci saranno incontri a Bruxelles. Anche nei rapporti con l’Italia si stanno facendo dei passi indietro. E’ necessaria una rinegoziazione della Convenzione del ‘39, dove ci sono per la Repubblica di San Marino delle rinunce che non hanno più ragione di esistere”.

Andrea Zafferani ricorda un ordine del giorno sulle telecomunicazioni che è stato presentato in Consiglio insieme ad alcuni consiglieri di Libera, in cui si sottolineava la situazione creatasi all’interno del Cda della Public NetCo, dove per tre mesi non è stata presente l’opposizione, contrariamente a quanto previsto dallo statuto. “Questo è molto grave – sottolinea Zafferani – L’azienda non è la succursale della maggioranza, ma è un’azienda pubblica. Abbiamo quindi fatto un gesto forte chiedendo la revoca e la rinomina del Cda dell’Aass. Nell’Odg chiediamo di sapere quali sono le linee del Governo sul settore. Sappiamo solo che nel gennaio 2020 era stato deciso di sospendere l’erogazione dei fondi a NetCo per approfondimenti. Da quel giorno il Consiglio non ha più trattato l’argomento. Quello che si è capito è che si sta andando verso la liquidazione di Public NetCo, senza nessuna informativa sui motivi e sulle conseguenze, né su quello che verrà dopo”. Zafferani ricorda l’intenzione del precedente esecutivo di realizzare una rete mobile sul modello della fibra ottica, una rete di proprietà dello Stato da mettere a disposizione di operatori privati. “Tutto quello che abbiamo visto invece è la distruzione del vecchio progetto, ma il Governo deve dirci cosa intende fare,non possiamo lasciare le tlc nello stato in cui sono oggi”.

Sara Conti si sofferma sull’Odg, bocciato, nel quale si chiedeva al Segretario alla Sanità di riferire entro due mesi sullo stato attuale, la ristrutturazione e la valorizzazione della Medicina di Base, che “sta mostrando alcune debolezze e ha dimostrato di non essere sempre in grado di conciliare le esigenze dei malati di Covid con quelle degli altri pazienti. In questo momento in cui la pandemia ci sta lasciando respirare nuovamente, forse sarebbe il caso di riflettere su tutte quelle situazioni, in particolare del nostro sistema sanitario, che hanno mostrato delle fragilità. Pensavamo che l’ordine del giorno fosse molto condivisibile, e siamo amareggiati che non sia stato recepito dai colleghi. Ci è stato risposto che si stava già affrontando il problema, mentre non è vero”. La Conti ribadisce che gli operatori sanitari hanno fatto, e stanno facendo, un “lavoro enorme” e che non stanno accusando il Segretario alla Sanità ma, conclude, “è ora di mettere una lente di ingrandimento su una tematica molto cara alla cittadinanza, perché è sotto gli occhi di tutti che la medicina di base, in questo momento, non sta funzionando bene e non riesce a essere efficiente”.

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