26 giugno 1944, la guerra arriva a San Marino
DAVIDE PEZZI – “Si è avuto l’impressione che sia stato compiuto un errore e trasmesso un obiettivo sbagliato. Non vi erano nuvole sull’obiettivo e la visibilità era di 15 miglia…”. Queste le asettiche parole della relazione post-volo del bombardamento inglese che portò con violenza inaspettata la guerra a San Marino, quel 26 giugno di 77 anni fa. Peccato che per quel semplice “errore” siano morte 63 persone, in un territorio che era, o avrebbe dovuto essere, neutrale. (…)
Le bombe cadono a grappoli sul centro storico cogliendo del tutto impreparata la popolazione, in quanto non erano stati predisposti rifugi né studiato un piano di emergenza. Famiglie intere vengono distrutte e altre decimate. I morti saranno 63, di cui almeno 37 sammarinesi, e 40 i feriti; almeno la metà delle vittime sono donne in fila per la razione di pane quotidiano al Silo Molino Forno (ora Palazzo Sums), una decina i bambini. A Borgo, zona Calintufo, le bombe fanno strage nella famiglia Carattoni, con nove morti. La stazione ferroviaria di San Marino viene pesantemente colpita durante la prima incursione. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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