San Marino. Cartolarizzazione crediti, respinti tutti gli emendamenti dell’opposizione

San Marino. Cartolarizzazione crediti, respinti tutti gli emendamenti dell’opposizione

Dopo la prima giornata di lavori, la Commissione Finanze ha ripreso questa mattina dalla discussione del progetto di legge “Misure e strumenti per la cartolarizzazione dei crediti”, presentato dalla segreteria di Stato per le Finanze.

Dal report di San Marino News Agency sui lavori della Commissione Finanze si apprende che questa mattina, a Palazzo Pubblico, si è ripartiti alla discussione dell’articolo 12 “Veicolo di sistema” del progetto di legge “Misure e strumenti per la cartolarizzazione dei crediti”: due gli emendamenti presentati, uno da parte del governo e uno da parte di Repubblica futura, illustrato dal consigliere Andrea Zafferani, sulla struttura organizzativa della società veicolo in modo da dare una opportunità di impiego a chi ha perso lavoro

Ha tirato le somme il segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti: “Il percorso è complesso e siamo un po’ in confusione. La Spv ha una vita limitata alla cartolarizzazione. Capisco la preoccupazione per chi ha perso lavoro, ma i posti di lavoro si creano favorendo la crescita delle imprese e agendo sulle competenze e sulla formazione, non attraverso una legge. Non c’è necessità di integrare”.
L’emendamento di Rf è stato così respinto con quattro voti favorevoli e nove contrari.

All’articolo 13 “Arranger di sistema” del suddetto provvedimento sono quattro gli emendamenti proposti, due da parte di Libera, uno di Repubblica Futura e uno del governo.
I primi due, illustrati da Marco Ciacci, prevedono che la scelta dell’arranger, se non concordata tra gli originator, non sia a discrezione del Congresso di Stato, ma necessiti il parere del coordinamento di vigilanza di Banca Centrale, sentita anche la Commissione Finanze. Inoltre, non deve esserci eccessiva correlazione tra banche che cedono il credito e chi lo valuta.
Anche la proposta di modifica di Rf, presentata da Zafferani, chiede che non sia il Congresso di Stato a scegliere l’arranger se non c’è condivisione tra gli orginator e che la scelta sia delegata a Bcsm. Servono inoltre maggiori specificazioni per l’arranger in termini di professionalità, esperienza e onorabilità. 

Gatti ha spiegato che “se lo Stato presta delle garanzie, deve esercitare un ruolo” e “Bcsm deve verificare l’operazione e non può fare nomine”.

Prima della votazione, il presidente della Commissione Finanze, Denise Bronzetti, ha proposto una pausa dei lavori per cercare un accordo che non è stato però raggiunto.
Come ha spiegato il segretario di Stato per le Finanze, presentando il nuovo emendamento, “abbiamo cercato di accogliere quanto possibile ed è stato chiarito che il soggetto indipendente valutatore viene nominato solo dagli originator”.
Ma ai partiti di opposizione non è bastato e continuano ad esserci le perplessità su indipendenza, parere della Commissione Finanze e caratteristiche dell’arranger.
I due emendamenti di Libera sono stati respinti rispettivamente con quattro voti favorevoli e nove contrari, tre voti favorevoli e nove contrariuello di Rf con quattro voti favorevoli e nove contrari.

All’articolo 15 “Cessione degli attivi bancari” sono tre gli emendamenti in discussione, oltre a quello del governo, uno di Libera e uno di Repubblica futura, ritirato in quanto inglobato proprio da quello di Libera che, ha precisato Eva Guidi, dato l’inserimento nel testo del valore economico reale, chiede che il prezzo di cessione non gli possa essere superiore.

Gatti ha spiegato che “la cartolarizzazione prevede che, a fronte dei crediti ceduti alle banche, vengano rilasciati titoli Abs di tre categorie: senior, mezzanine e junioremendamento di Libera è stato bocciato con tre voti favorevoli e otto contrari.

La seduta è stata sospesa e riprenderà alle ore 15 di oggi.

 

Clicca qui per leggere il resoconto integrale della seduta mattutina odierna della Commissione Finanze

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