Nel corso della conferenza stampa di oggi, relativa all’aggiormaneto della situazione Covid a San Marino, il direttore sanitario Rabini ha espresso alcuni chiarimenti sugli ospiti del Casale la Fiorina riconverati all’Ospedale di Stato.
In particolare, Rabini ha precisato che «Non si tratta di pazienti che hanno caratteristiche propriamente di ricovero, infatti la loro presenza in ospedale non sarebbe del tutto propria e speriamo che quanto prima possano tornare ad essere ospitati dalla RSA», aggiungendo che si tratta di «Persone che erano state vaccinate e che proprio grazie al vaccino non hanno sviluppato la malattia grave, che era quello che a noi interessava».
Il direttore sanitario ha confermato una ripresa dei casi, dovuti soprattutto alla presenza della varinate Delta, già individuata a San Marino. «Siamo arrivati ai livelli di fine aprile – spiega Rabini – speravamo che questa nuova ondata non si verificasse così precocemente».
Rabini ha però assicurato come dall’andamento, la vaccinazione stia funzionando, «seppur si registrano nuovi casi – spiega infatti – le persone vaccinate stanno sostanzialmente meglio di quelle non vaccinate», aggiungendo che sui casi attualmente presenti a San Marino, la metà circa sono vaccinati e l’altra metà sono non vaccinati. «In termini percentuali – precisa Rabini – un non vaccinato, in questo momento, si infetta tra le 8 e le 9 volte di più di quello che ha ricevuto il vaccino».
Rabini ha infine confermato che tutti i medici a contatto con i pazienti sono vaccinati.
In merito al paziente in terapia intensiva, il dr. Arcangeli, Responsabile del Gruppo Covid Territoriale di San Marino, per questioni di riservatezza, ha preferito non comunicare se fosse vaccinato o meno. Ha invece confermato che l’operatore positivo al Covid dal quale è iniziato il contagio al Casale la Fiorina era vaccinato.
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