Più che la prospettiva di un tavolo permanente, deve aver pesato lo spauracchio delle elezioni
L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO – Arrivati sull’orlo del baratro, il buon senso, e il tornaconto, deve aver consigliato a tutti gli attori della verifica di maggioranza di trovare una soluzione. Il confronto di mercoledì pomeriggio era iniziato con i soliti problemi, che sono rimasti, ma che saranno oggetto del confronto permanente proposto dalla Dc per comporre la verifica prima del prossimo consiglio che di questioni calde ne vedrà diverse.
Di sicuro, a mutuare il comunicato congiunto dai toni pacificatori di ieri, è stata la prospettiva delle elezioni cui avrebbe portato l’insistenza nel tirare la corda. E’ evidente che il timore delle urne, che potrebbero avere esiti diametralmente opposti rispetto a quelli di due anni fa visto i malcontento palpabile anche se tenuto strozzato, ha consigliato tutti di soprassedere dal tirare troppo la corda. Almeno per ora e fino a quando si vedrà.
Insomma, più che di soluzione dei problemi sollevati, pare più una decisione di “quieto vivere” con la polvere messa sotto il tappeto. Restano aperte le divergenzed sull’Iss e i problemi legati ai disagi, alla medicina di base, alla nomina del nuovo direttore generale. Restano anche le questioni della gestione del territorio e delle permute e assegnazioni che hanno creato problemi in consiglio e durante la veritfica si sono rivelati i maggiori motivi di scontro.
Di certo il primo banco di prova sarà il Consiglio che si apre martedì.
Articolo tratto da L’informazione
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