San Marino. Approvato in Consiglio il pdl “Disposizioni in materia di procedura e diritto civile”

San Marino. Approvato in Consiglio il pdl “Disposizioni in materia di procedura e diritto civile”

Approvato in Consiglio il progetto di legge “Disposizioni in materia di procedura e diritto civile”. 

È quanto si apprende dal report di San Marino News Agency sui lavori di ieri pomeriggio del Consiglio Grande e Generale, il Parlamento della Repubblica di San Marino.

La seduta consiliare a San Marino è ripartita ieri pomeriggio esaminando l’articolato del progetto di legge in seconda lettura “Disposizioni in materia di procedura e diritto civile”

All’articolo 2, che definisce il patto marciano, Mirco Dolcini (Domani-Motus Liberi) ha annunciato il ritiro dell’emendamento presentato e ne ha illustrato uno nuovo: “L’emendamento è firmato e depositato da tutto il Consiglio da 39 consiglieri, di opposizione che ringraziamo, dal consigliere indipendente di minoranza Fabbri, e di tutta la maggioranza. L’emendamento prevede che ‘il patto marciano deve essere stipulato per atto pubblico, con soggetto autorizzato da legge 165/2005 (…)”.

Rossano Fabbri (consigliere indipendente) ha motivato la condivisione dell’emendamento perché “migliorativo rispetto alla precedente formulazione” e riconosciuto che Domani-Motus Liberi “è stato quel partito che si è dimostrato molto più sensibile rispetto a situazioni di tutela e ha fatto le migliori battaglie anche in Commissione per cercare di attenuare gli effetti di quello che comporta l’introduzione del patto marciano, null’altro che il bypassare della fase esecutiva per attribuire un bene al creditore”.

Michela Pelliccioni (Domani-Motus Liberi) ha chiarito: “Questa non è la vittoria di Dml ma della politica”. Infatti, “a fronte del ritiro di quell’emendamento, c’è stata condivisione piena dell’Aula perché si è capita l’importanza sociale di questo, nel voler rendere esclusivamente attuabile il patto marciano per le vigilate; nel momento in cui soggetto va a fare debito, e pone a garanzia un bene immobile, una casa abitativa, occorre farlo con regole predeterminate, e l’attività bancaria è un’attività che viene svolta attraverso regole vigilate”.

Andrea Zafferani (Repubblica futura) ha riconosciuto che il nuovo emendamento “è un passo avanti importante che rendere il patto marciano possibile solo ai vigilati”, ma “il fatto che non potrebbe farsi sulla prima casa, come si era richiesto in Commissione, sarebbe stato ancora più importante”.

Vladimiro Selva (Libera) l’ha ribadito: “La formulazione che avremmo voluto e approvato era quella presentata in Commissione da Domani-Motus Liberi, anche se si dichiara in linea con il nuovo emendamento per cui solamente i soggetti vigilati possano ricorrere allo strumento del patto marciano. Resta in campo un timore perché lo strumento viene introdotto è nell’interesse delle banche”.

Per Alessandro Cardelli (Partito democratico cristiano sammarinese), escludere l’applicazione sulla prima casa del patto marciano “non è corretto, altrimenti le banche continuerebbero a usare ipoteche e perché sul patto marciano ci sono meccanismi di tutela abbondantemente superiori all’ipoteca visto che il termine minimo è tre anni per la prima casa”.

Al termine di un partecipato dibattito, l’emendamento firmato da tutti i consiglieri è stato approvato all’unanimità (34 presenti e votanti, 34 voti a favore).

All’articolo 15 (Norme procedurali in materia di esecuzione nelle locazioni) il segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini, ha dato lettura dell’articolo che “mira a identificare un alloggio per le casistiche emergenziali”.

Come ha spiegato anche Guerrino Zanotti (Libera), l’articolo contiene il contributo dell’emendamento presentato da Libera e approvato in Commissione che prevede, nel caso di sfratto esecutivo per morosità del canone di affitto, si possa usufruire di disponibilità da parte dell’Ecc.ma Camera di alloggio temporaneo a titolo gratuito.
“Nella portata generale del provvedimento purtroppo non cambia sostanzialmente la ratio – ha commentato Zanotti -, ma introduce un elemento di tutela per le fasce deboli”. L’articolo è stato accolto all’unanimità (35 votanti e 35 favorevoli).  

Dopo le dichiarazioni di voto, che hanno confermato la contrarietà di Libera e Repubblica futura, il progetto di legge “Disposizioni in materia di procedura e diritto civile” è stato infine approvato con 34 voti a favore e 7 contrari.

 

Clicca qui per leggere il resoconto dei lavori consiliari di ieri pomeriggio

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