San Marino. Lotta al Covid-19, Libera: “Bocciato in Consiglio nostro emendamento sugli anticorpi”

San Marino. Lotta al Covid-19, Libera: “Bocciato in Consiglio nostro emendamento sugli anticorpi”

Grandissima partecipazione alla serata pubblica di martedì organizzata da Libera.

La cittadinanza è delusa, vuole mobilitarsi per risolvere i tanti problemi, su tutti l’incertezza Green Pass legato al rapporto con l’Italia”, dice Libera in una nota.

Nel corso della serata con gli ospiti Ciacci e Zanotti di Libera, il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, e il dottor Gabriele Rinaldi, ex direttore Authority San Marino, “ci si è confrontati proprio su questi temi ricordando i due accordi di cooperazione sulla lotta alla pandemia e per l’approvvigionamento dei vaccini con l’Italia dai quali sono seguiti l’inserimento del Paese in lista C e la deroga per il certificato verde che però evidenzia come fuori confine non sia stata riconosciuta l’efficacia della campagna vaccinale sammarinese”.

“Gli errori compiuti nella gestione comunicativa specialmente sul finire dell’anno scorso con la tensione mediatica generata fra territori non ha portato a nulla di buono: disagi e continua incertezza – sostiene il partito di minoranza -. Ora tutti i cittadini sammarinesi, laboratori, imprenditori, studenti, si chiedono se dopo il 15 ottobre si potrà varcare il confine, se si partirà con la terza dose magari dopo un’ulteriore proroga, se lo Sputnik verrà mai riconosciuto, se potranno affittare l’appartamento per i propri figli universitari e se gli stessi potranno accedere alle scuole in Italia. Queste sono le problematiche della collettività che, durante la serata, sono emerse insieme ai disagi legati ai servizi sanitari, medicina di base su tutti”.

Libera, “anche grazie alla disamina scientifica del dottor Rinaldi”, ha rimarcato che “l’ospedale deve rimanere pubblico, garantendo l’accesso ai servizi a tutti senza lasciare indietro nessuno e che questa visione va concretizzata anche nell’ambito della discussione sul nuovo ospedale: un contenitore al momento senza contenuto; forse era meglio investire tempo e risorse sui centri sanitari e sul personale”.

Infine, durante il dibattito Matteo Ciacci, segretario di Libera, ha anche ricordato che “ogni soluzione non basata sul numero di anticorpi sviluppati ma sul nome del vaccino non è scienza ma solo geopoliticaproponendo un emendamento, di aprire un varco in questo senso: un’idea apprezzata da tanti in Consiglio ma poi bocciata“.

Libera “continuerà a lavorare, a chiedere con forza i dati dell’efficacia del nostro vaccino Sputnik dell’Istituto Spallanzani dopo i test che abbiamo fatto (dove sono finiti?), a chiedere che emergano i dati dello studio sugli effetti avversi dall’Università di Bologna, di avere un supporto da parte del Comitato Bioetica e a denunciare le criticità che esistono per i nostri concittadini impegnandoci per soluzioni concrete e di buon senso“. 

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