Palle da baseball “galeotte” fanno scattare indagine per riciclaggio
ANTONIO FABBRI – Il secondo caso discusso ieri mattina davanti al giudice di terza istanza penale, Oliviero Mazza, assume una certa importanza anche per i soggetti coinvolti. Il sequestro di somme, infatti, è stato disposto nei confronti della Wbsc, ovvero alla Federazione internazionale baseball-softball. I vertici della Federazione, indagati in questa vicenda, sono difesi dall’avvocato Elia Santi che chiede la revoca dei sequestri cautelari disposti in fase di indagine. La Procura fiscale ritiene che ci siano, invece, gli estremi per mantenere il sequestro del denaro ritenuto di provenienza illecita. (…)
“(…) La federazione ha acquistato palline da baseball da una società sammarinese, che non ha fatto altro che cedere questi articoli sportivi alla Federazione e internazionale. L’ipotesi di accusa è che la cessione di questo materiale sportivo sarebbe avvenuto a un prezzo superiore a quello di mercato – afferma l’avvocato Santi – ma come si può connettere questo presunto trasferimento con l’attività dei vertici della Wbsc? Tra l’altro non c’è alcun tipo di elemento probatorio che attesti l’illiceità di questa transazione di natura commerciale. (…)”. (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marino
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