Impiccheremo i responsabili?
Marino Cecchetti
Mercoledì scorso il Consiglio Grande e Generale in seduta notturna ha approvato le Istanze d’Arengo n. 1 e n. 11, presentate in aprile.
Istanza n.1: “Perché vengano resi pubblici gli atti (anche scritture private non registrate) che definiscono le modalità di fusione, l’accorpamento delle attività e l’assorbimento dei debiti di Banca del Titano, Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese, Euro Commercial Bank, Asset Banca”. Era stata già approvata il 31 luglio 2018. È stata ripresentata perché non messa in esecuzione. Benché – come detto da un consigliere della maggioranza, professionista del settore – non esistessero come non esistono motivi tecnicogiuridici per la non esecuzione. Risultato della votazione: 37 Sì, 3 No, 3 Astenuti.
Istanza n.11: “Perché siano rese pubbliche sul sito internet del Consiglio Grande e Generale le audioregistrazioni delle sedute consiliari ed implementata la qualità dello streaming e dell’audio – nonché delle grafiche sovraimpresse – trasmessi in concomitanza allo svolgimento dei lavori consiliari”.
L’oggetto della n.1 (ovviamente solo per Banca del Titano) risale al 2007. Chi scrive questo articolo nel 2010 è stato trascinato in tribunale nel tentativo di metterlo a tacere a proposito dell’immunità concessa a chi intascò soldi pubblici.
L’oggetto della n. 11 risale a 34 anni fa, quando fu presa la sciagurata decisione di non stendere più i verbali delle sedute del CGG, di cui abbiamo la serie dal 1527 fino al 1986. Invano è stata denunciata la violazione statutaria da subito e poi via via negli anni con istanze d’arengo, lettere aperte, appelli, articoli a non finire. Se le audioregistrazioni non sono tutte – tutte! – recuperabili impiccheremo i responsabili?
San Marino è Patrimonio Unesco non per le Torri o la colombaia di Via Giacomini, ma per la sua antichissima e documentata democrazia.
Leggi, sui verbali del Consiglio, alcuni degli interventi
Istanza d’Arengo (1999), sulla pubblicazione dei verbali del Consiglio
Lettera aperta (2006) all’avv. Alvaro Selva