15° appuntamento con “La vita che vorrei”. Tempi di crisi: cosa stai facendo per migliorare la tua vita?

15° appuntamento con “La vita che vorrei”. Tempi di crisi: cosa stai facendo per migliorare la tua vita?

Sono ormai due anni che si urla ai quattro venti “crisi”!
Non voglio entrare in merito al fatto che sia vero o non vero e/o quantificare
l’entità della condizione. Quello che mi preme evidenziare è il fatto che ci
sono due situazioni: la prima è aspettare che passi; la seconda è affrontarla
con strumenti e progetti. Tu che leggi questo articolo, cosa stai facendo per
il tuo futuro? stai vivendo la vita che desideri? Cosa fai per migliorarla?

Rispondi a queste domande semplicissime, pensaci bene, non
fermarti a leggere un articolo sul giornale e poi commenti dicendo: “sono tutti
uguali…… non si trova lavoro……. non c’è speranza….ecc…”.

Prendi in mano la situazione ed inizia a lavorarci sopra,
già in un articolo precedente avevo sottolineato il fatto di sapersi adattare
velocemente alle situazioni, capirle e trovare delle soluzioni adatte a noi.
Avevo anche parlato di qualità da mettere in risalto, nuove sfide, voglia di
mettersi in gioco e crescere sotto molti aspetti. Nel terzo appuntamento avevo
parlato di coaching e della sua utilità nella vita di tutti i giorni, negli
ambienti in cui lo si utilizza incoraggiando suggerimenti creativi e cercando
di spiegare quanto possa migliorare le persone, le loro abilità e le loro
risorse.

Fate molta attenzione! Ci sono una quantità indefinita di
personaggi che vi venderanno cose per altre, si spacceranno per persone che non
sono, cercheranno di convincervi che il loro prodotto è il migliore in assoluto
o che, siccome lo usano tanti allora va bene anche a te. Non è detto che sia
proprio così!

Invece di lamentarci, diamoci da fare per migliorare la
nostra situazione. Con questi quattro semplici passi:
1) Scriviamo in quali aree della nostra vita non siamo ancora soddisfatti
(finanza, lavoro, famiglia, salute…)
2) Scriviamo il perchè:
3) Scriviamo cosa serve per sentirci appagati in ciascuna area;
4) Scriviamo cosa possiamo fare, da subito, per andare nella direzione giusta.
I latini dicevano: “Verba volant, scripta manent”. Le parole non rimangono, scrivere
invece ci serve sia a concentrarci meglio e a fare un piccolo sforzo, infatti,
come potremo impegnarci per mesi o anni al fine di raggiungere l’obiettivo
desiderato, se non ci sforziamo nemmeno per mettere su carta i nostri desideri?

E poi, sognate in grande, senza mettervi limiti in partenza.
I limiti ve li pone la vita, che a volte vi costringe a ridimensionare le
ambizioni; perché, quindi, metterveli anche voi?
Credete in voi stessi, nella bellezza dei vostri sogni, fantasticate (non fa
mai male) e non prestare orecchio ai ladri di sogni (sono quelle persone poco
calorose, quelle che quando gli chiedete come stanno, rispondono “Abbastanza”,
“Più o meno bene”, “Così così”). Fate attenzione a quelli che vi tarpano le ali
e vi esortano ad essere realisti in ogni momento. Probabilmente stanno cercando
di abbassare i vostri obiettivi.

Per quale motivo dovreste puntare su un obiettivo modesto
che non ti scalda il cuore?

Non è forse meglio lasciarvi travolgere dalla passione per
poi metterci l’anima?

Allora provateci!

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