A.A.S.S. in merito all’episodio dell’ATI fermato a Ventoso

A.A.S.S. in merito all’episodio dell’ATI fermato a Ventoso

Nell’episodio dell’interruzione del trasporto di studenti verificatosi martedì scorso ci sta la comprensibile apprensione delle famiglie, ci sta il dovere delle strutture pubbliche di garantire servizi completi e funzionali, ci sta, naturalmente, la libertà di ciascuno di formarsi e di esprimere opinioni anche critiche. Ma quel che non ci sta sono i comportamenti di quei pochi giovani che hanno infranto, con atteggiamenti quasi di sfida e non per la prima volta, elementari regole di convivenza civile, prevaricando di fatto il diritto delle persone che con loro viaggiavano a vedersi garantite la regolarità e la sicurezza del servizio. Non sono peraltro la vivacità o il frastuono di per sé stessi a preoccupare o a mettere in difficoltà gli operatori che sono alla guida dei mezzi pubblici, ma è semmai, per grande senso di responsabilità, il rischio che essi possono far correre sia ai trasportati sia agli altri utenti della strada a portarli ad assumere decisioni severe e nello stesso tempo esemplari. Il tutto, visto che in quelle condizioni non si sarebbe potuto completare il percorso, è avvenuto d’intesa con i responsabili del servizio e con il coinvolgimento della Gendarmeria, senza poter però avvertire, in tempi assolutamente brevi, le famiglie dei giovani studenti. I quali, tuttavia, non hanno corso pericoli di alcuna natura in quanto sono rimasti costantemente sotto la vigile tutela dell’autista e del fattorino. Questi fatti, raccontati nella loro verità, pur se per certi aspetti sgradevole, dovrebbero indurre tutte le parti interessate, oltre che l’Azienda dei Servizi – la quale si scusa con tutti coloro che nella circostanza hanno subito disagi – ad un ragionamento sereno e non pregiudiziale, per far sì che ognuno, dagli utenti agli operatori, dalle famiglie alla scuola, cerchi soluzioni adeguate di comune soddisfazione, ivi compresa quella che assimili il percorso all’interno dei mezzi pubblici al tempo di presenza nelle aule scolastiche, con le medesime regole e con le conseguenze che questa decisione comporterebbe.

L’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi

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