A difesa dell’ing. Pier Paolo Ciavatta, attaccato da Ddc

A difesa dell’ing. Pier Paolo Ciavatta, attaccato da Ddc

La USL interviene in merito ad una interpellanza sui lavori per la “Strada di Fondovalle”.

La valorizzazione delle risorse della PA era nel programma del precedente governo ed è in quello dell’attuale governo. Non è forse vero che dobbiamo avere, sviluppare, realizzare un’Amministrazione Pubblica che lavori meglio e che costi di meno? Non è forse vero che la Pubblica Amministrazione esiste per erogare servizi e non per mantenere se stessa?

Non è possibile che si paghi la Pubblica Amministrazione con le tasse e poi si paghi un’altra volta per comprare gli stessi servizi forniti da privati perché la Pubblica Amministrazione non funziona. Non è possibile continuare a far svolgere ad un pletora di consulenti esterni, ciò che è possibile svolgere con le risorse già a disposizione.

Ebbene la scelta di uno stimato e competente ingegnere, dipendente, per seguire i vari aspetti tecnico-amministrativi legati alla realizzazione dell’opera pubblica denominata “Strada di Fondovalle” e per relazionarsi con i competenti Uffici del Comune di Rimini nonché con le Direzioni Lavori; va esattamente nella direzione di valorizzare le competenze già presenti all’interno della PA.

La Pubblica Amministrazione non può più essere percepita da chi lavora come una gabbia piatta, senza stimoli, senza eccitazioni. Senza percorsi. Ma per fare questo bisogna cominciare a lavorare sulla produttività, sul rendimento, sull’efficacia e trovare i giusti incentivi per chi invece opera seriamente e con senso del dovere.

Con la nostra azione pensiamo di fare gli interessi di tutti i sammarinesi. A partire dal reclutamento in cui dovrà tornare a prevalere la logica della selezione dei competenti e dei meritevoli, occorre ridare
alla dirigenza pubblica il potere di organizzazione, di valutazione, di incentivazione ed i primi ad essere valutati saranno, naturalmente, i dirigenti.

E saranno i cittadini a valutare l’efficienza o meno dell’uso delle risorse, sulla base del migliore soddisfacimento dei propri bisogni: misurazione e valutazione saranno strumento essenziale per il cambiamento, per penalizzare i vecchi metodi e la cattiva burocrazia. Se sapremo cambiare il modo in cui l’amministrazione usa gli strumenti a sua disposizione, potremo spendere meglio e liberare importanti risorse da impieghi poco produttivi, verso impieghi più produttivi per servizi nuovi e migliori per il Paese.

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