A Rimini, continua la discussione politica sugli Operatori Turistici

A Rimini, continua la discussione politica sugli Operatori Turistici

Continua la questione politica legata agli operatori turistici. Questa volta, l’accento è posto sulla necessità di un’aliquota unica. A parlare, è l’assessore al Turismo della Provincia di Rimini Fabio Galli.

Serve una aliquota unica per tutti gli
operatori turistici (Fonte Agenzia Dire), serve per semplificare, per avere prezzi
piu’ leggeri, e per una migliore competitivita’ del settore. E
serve adesso. L’assessore al Turismo della Provincia di Rimini,
Fabio Galli, oggi si arrabbia per la bocciatura del Pdl e della
Lega Nord alla Camera dei deputati, dell’ordine del giorno della
parlamentare riminese del Pd, Elisa Marchioni, che chiedeva di
abbassare l’imposta per il settore turistico.

In questo momento in Italia alberghi e ristoranti, esemplifica
l’assessore, pagano l’iva al 10%, mentre gli stabilimenti
balneari al 20. Se un operatore turistico alberghiero offre
servizi congressuali, come l’affitto di una sala, fattura al 20%.

Stessa cosa per servizi accessori come fax, fotocopie o noleggio
attrezzature, ma non per il buffet o il coffee break o il
pernottamento che rimane al 10%. Se si aggiunge la fornitura di
servizi balneari, allora si ritorna al 20%. Insomma, attacca
Galli, e’ “una gimkana insostenibile”, che crea “il rischio reale
per molti operatori di sbagliare, anche in buona fede”.

Ecco perche’ quell’abbassamento serve “e oggi, non quando la
crisi sara’ passata”. Il comparto del turismo, “che dovrebbe
essere strategico per lo sviluppo e il rilancio economico del
Paese, e’ una vera e propria jungla o, piu’ folkloristicamente,
uno spezzatino all’italiana”, conclude Galli.

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