A San Marino Khaing Zar Aung, sindacalista birmana perseguitata dal regime militare

A San Marino Khaing Zar Aung, sindacalista birmana perseguitata dal regime militare

Seppur viva in esilio in Germania, continua a combattere per la democrazia e i diritti dei lavoratori birmani. È Khaing Zar Aung, presidente della Federazione dei Sindacati dell’Industria del Myanmar. Ospite della CGIL a Rimini per il Congresso nazionale (15/18 marzo), per l’occasione Giovedì 16 marzo sarà al Centro Sociale di Dogana per un dibattito sul ruolo del Sindacato birmano contro la dittatura instaurata a seguito del colpo di stato militare del 2021 che ha rovesciato il governo democraticamente eletto, e per un paese federale e democratico.

Come annunciato in un comunicato stampa, “interveranno al dibattito, oltre alla sindacalista birmana e ai segretari delle tre organizzazioni sindacali sammarinesi – Enzo Merlini (CSdL), Gianluca Montanari (CDLS), Francesca Busignani (USL) – anche Cecilia Brighi, Segretaria Generale dell’organizzazione Italia-Birmania.insieme, e Gianni Rosas, Direttore dell’Ufficio OIL per l’Italia e San Marino. “Dopo il colpo di Stato in Birmania tutti i nostri progressi sono stati cancellati, siamo tornati alle condizioni di lavoro del 2000”, ha affermato la sindacalista. Vent’anni fa non c’erano sindacati e la Birmania era una dittatura militare, ancora lontana dalle elezioni del 2010 che avrebbero, almeno per un po’, dato inizio a un percorso verso la democrazia e un governo civile.

“Mi alzavo alle 6.15 per essere in fabbrica alle 7.30”, racconta di sé Khaing Zar Aung. “Lavoravo senza sosta fino alle 10 di sera, 7 giorni su 7. Avevamo un giorno al mese di pausa, forse, dopo aver ricevuto la paga”, che, aggiunge, ammontava a “circa 10 dollari al mese”. Cuciva gli abiti per i grandi marchi internazionali di abbigliamento e dopo aver finito le superiori si è iscritta all’università, dove ha studiato economia, ma non ha mai smesso di lavorare.

Originaria di Kyauktan, una cittadina poco più a sud di Yangon, risiede in Germania dove si era trasferita per frequentare un master in Politiche del lavoro e globalizzazione. Su di lei pende un mandato di cattura della giunta militare. L’incontro di giovedì sarà l’occasione per ascoltare direttamente la testimonianza di questa coraggiosa sindacalista impegnata nella lotta per il ripristino della democrazia e per l’affermazione dei più elementari diritti dei lavoratori nel suo martoriato paese.

All’incontro sono invitati a partecipare i Dirigenti dei tre sindacati sammarinesi. L’incontro è aperto anche al pubblico, fino ad esaurimento dei posti disponibili”.

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