A San Marino la Community Summer School sulla dislessia

A San Marino la Community Summer School sulla dislessia

Per il terzo anno consecutivo si è svolta a San Marino la EDA Community
Summer School, organizzata dal Dipartimento della Formazione
dell’Università di San Marino.

EDA è acronimo di Associazione Europea
per la Dislessia e la sua attività è finalizzata a fare incontrare i
delegati delle diverse Associazioni europee per uno scambio di
competenze e per fare conoscere le rispettive esperienze.

In particolare si sono ribaditi alcuni punti da suggerire al mondo
scuola per migliorare le prestazioni dell’alunno dislessico,
suggerimenti che sono sicuramente validi ed efficaci per promuovere lo
sviluppo di qualsiasi studente; offrire ad ogni alunno la possibilità di
trovare un proprio stile di studio; dare a tutti i tempi giusti per
rispondere ai test scritti; garantire la possibilità di fruire delle
moderne tecnologie anche in ambito scolastico (per i dislessici sono
ormai disponibili numerosi sistemi informatici compensativi studiati
appositamente per questo disturbo); evidenziare non sempre e solo le
problematiche riscontrate nell’alunno, ma promuovere e riconoscere le
sue potenzialità positive.
La testimonianza diretta di una giovane
dislessica italiana, che ha scoperto la sua disabilità solo all’età di
27 anni,  ha posto in evidenza la fatica e la frustrazione subite
durante il percorso scolastico ma anche la fantasia, la tenacia con la
quale è riuscita a bypassare i suoi problemi di letto-scrittura, di
memoria a breve termine, di difficoltà a gestire il tempo e lo spazio in
modo coerente con lo stile dei cosiddetti “normodotati”. Avendo
raggiunto la consapevolezza del suo problema solo così tardi, ha
rivissuto tutta la sua dolorosa esperienza di studente “deludente” e
comunque soprattutto deluso, perché consapevole delle sue pur buone,
anzi ottime, capacità intellettive. E’ interessante notare che oggi
questa ragazza, che ha descritto la sua esperienza in lingua inglese, 
sta frequentando  un dottorato in Archeologia a Parigi e conosce bene
quindi anche la lingua francese.

Leggi comunicato Università San Marino



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