A San Marino lo sport per le persone disabili va promosso in maniera adeguata. Com. Paralimpico

A San Marino lo sport per le persone disabili va promosso in maniera adeguata. Com. Paralimpico

A SAN MARINO LO SPORT PER LE PERSONE DISABILI VA PROMOSSO IN MANIERA ADEGUATA.
L’importanza dello Sport nella promozione del benessere e dell’inclusione sociale delle persone con qualsiasi disabilità, è riconosciuta in assoluto sia in campo scientifico, culturale che sociologico.
In mancanza però di una ”rete operativa” appropriata sul territorio, che veda coinvolte tutte le Federazioni sportive, la Scuola, i Servizi Sociali e Socio Sanitari, c’è il rischio che non tutte le persone disabili riescano a godere di tali benefici, nonché dei valori che lo Sport racchiude. L’Art.30 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (che San Marino ha ratificato il 22 Febbraio 2008), stabilisce che l’attività fisica, la competizione, il gioco ed il divertimento è un DIRITTO di tutte le persone con disabilità. Tra l’altro, proprio su questo Tema, tra pochi giorni a New York presso le Nazioni Unite, si terrà un importante incontro tra i maggiori esperti a livello mondiale, un momento di confronto dove verrà approfondito nei vari aspetti il suddetto Articolo: il Diritto di fare Sport (sottolineamo Diritto), deve essere ad appannaggio di TUTTE le persone, e naturalmente anche delle persone disabili con differenti disabilità.
E a San Marino?
Per amor di verità, al CONS già nel 2006 è stata recapitata da parte di Attiva-Mente una lettera che riferiva di alcuni problemi in questo campo a San Marino, difficoltà, che ad oggi purtroppo, permangono tali e quali.
Ancor oggi infatti, il CONS continua inspiegabilmente a non riconoscere ad esempio, il Comitato Paralimpico Sammarinese, mentre riconosce una Federazione alla quale ci si dovrebbe tutti affiliare, che però non investe e non ha mai investito niente al di fuori di una sola forma di disabilità (persone con disabilità mentale, le quali certo non hanno alcuna colpa della situazione che si è venuta a creare nel tempo, anzi, a breve saranno impegnati per una importante manifestazione mondiale e cogliamo l’occasione per augurar loro una esperienza ricca di grandi soddisfazioni) e non investe nulla al di fuori di una sola filosofia sportiva (quella di Special Olympics, che è particolare, e comprende solo quella forma di disabiiità).  
Sempre per amor di verità però, il CONS alcuni mesi fa, ha messo a disposizione un contributo per un “Progetto Speciale paralimpico”, volto a far partecipare in futuro un atleta sammarinese alle Olimpiadi parallele (Paralimpiadi), ma anche tale Progetto rischia di frantumarsi per la precarietà appunto di quella “rete” (inesistente) nel nostro territorio di cui accennavamo all’inizio. Una sorta di coordinamento che è fondamentale affinchè risulti efficiente ed efficace la programmazione  
Quindi, mentre a livello internazionale si discute di come garantire il Diritto allo Sport per Tutte le persone disabili, a San Marino si continua a sorvolare su questa situazione: non può più essere che a chi come noi, reclama una dimensione sportiva propria data dalla differente disabilità, viene risposto da parte di chi dovere:< …siete in pochi e non siete particolarmente vivaci.>. Queste affermazioni denotano una incapacità di approccio e un inadeguato grado di attenzione verso il settore.
E’ un po’ come se la promozione e l’avviamento allo Sport delle persone sammarinesi con differenti disabilità, fosse una sorta di “hobby fai da te” a cui ciascuna persona disabile che gli salti in mente di poter far sport, se vuole, può dedicarsi. Non è così, la promozione e l’avviamento allo Sport per TUTTI è un preciso dovere delle istituzioni deputate a gestire questo Settore.
Quello che manca, secondo noi quindi, è un supporto organizzativo ed economico serio per le tutte le forme di disabilità.
La FSSS fa una cosa, la fa bene, è una cosa importante, ma fa solo quella. Questo è il problema; le persone che hanno un tipo di disabilità diversa da quella che segue la FSSS, cosa devono fare per potersi avviare a certi percorsi?  
E allora, non nascondiamoci dietro ad un dito per dire che va tutto bene, la realtà è un’ altra e comincia ad essere piuttosto problematica.
E sempre per amor di verità infine, ci teniamo a far sapere che Attiva-Mente ed il Comitato Paralimpico Sammarinese, non vogliono distruggere nulla, come qualcuno continua a voler far sembrare, ma credono fermamente e semplicemente che una condizione migliore per TUTTI sia possibile, che una società migliore sia possibile ed è per queste ragioni che, nonostante tutto, vogliamo continuare a dare il nostro contributo propositivo per San Marino in questo settore.  
Comunicato Stampa
Il Presidente
 Comitato Paralimpico Sammarinese
Daniela Veronesi
     Il Presidente
 Attiva-Mente
    Mirko Tomassoni

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