A San Marino non c’è spazio per l’arte moderna. Colpa di chi?

A San Marino non c’è spazio per l’arte moderna. Colpa di chi?

Dispersi in vari luoghi della Pubblica Amministrazione  della Repubblica di San Marino pare ci siano diverse opere pittoriche (Saverio Mercadante, Fixing) di un qualche pregio che opportunamente selezionate,  unitamente a certi   bozzetti delle emissioni filateliche,  potrebbero figurare in una galleria d’arte moderna.

Potrebbero.

Potrebbero, perché spazio nel centro storico di San Marino non c’è per una struttura del genere. A farlo osservare, attraverso Il Resto del Carlino,  è Francesca Michelotti, direttrice del Museo di Stato: «Manca una galleria permanente. Un problema vecchio di anni, sempre rinviato per i grandi costi che comporta. Servono spazi attrezzati secondo una infinità di norme ed esigenze, per il pubblico e per le stesse opere, complesse soprattutto come richiedono parametri micro climatici precisi».

A dir il vero la struttura ci sarebbe stata: il palazzo ex Inail. Nel 2000 fu venduto, detto Palazzo,  dallo Stato  per un piatto di lenticchie agli industriali dell’Anis. Fu venduto dal Consiglio  con un solo voto di scarto (voto, peraltro, non valido come un giornale denunciò pubblicandone per giorni e giorni la prova fotografica), proprio quando Francesca Michelotti era al governo, addirittura come Segretario di Stato agli Interni.

Come Segretario di Stato agli Interni, Francesca Michelotti,  avrebbe dovuto almeno far ripetere la votazione!

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