Nella Repubblica di San Marino il governo è stato costretto a prolungare l’incarico ad una allieva Gendarme per svolgere i compiti di controllo relativi ad una – l’unica – detenuta presente attualmente nel carcere sammarinese.
La notizia (ne scrive David Oddone di L’Informazione di San Marino) fornisce l’occasione per richiamare nuovamente l’attenzione su
questa detenuta, una nonna, che si è presentata spontaneamente alle porte del carcere appena ha saputo della condanna definitiva. La donna è stata condannata per aver sottratto somme di danaro (che si trovava a maneggiare per ragioni d’ufficio) presa dalla malattia del gioco del lotto.
Invece, nella stessa Repubblica di San Marino, dei responsabili del danno di oltre 16milioni di euro all’erario pubblico, non si conoscono nemmeno i nomi, perché
protetti da immunità giudiziaria. La vicenda si trascina dal gennaio del 2006. I politici coinvolti continuano a pontificare di finanza, moralità pubblica, eccetera, nonostante che abbiano causato la perdita secca di quasi un punto e mezzo di Pil.