Subito ripercussioni presso il Tribunale della Repubblica di San Marino della incredibile gaffe della procura di Roma per la indagine Smi.
Ne tratta Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino.
E’ molto probabile che la questione della inutilizzabilità degli atti nel procedimento italiano entri a San Marino nel giudizio di terza istanza davanti al giudice Lamberto Emiliani. La prossima settimana è infatti in programma una udienza nella quale il giudice si dovrà esprimere sulla trasmissione degli atti di rogatoria posti in essere in seguito alla richiesta di indagine da parte della procura romana ed è molto probabile che i legali pongano il problema. Questo anche se la vicenda procedurale italiana, molto probabilmente, non potrà essere valutata dal tribunale di San Marino, che ha il compito di trasmettere gli atti compiuti sulla base delle richieste di indagine e non entra nel merito degli eventuali vizi di procedura italiani. Quel che è certo, però, è che la “gaffe” rischia di compromettere buona parte delle indagini svolte. Lo scorso maggio nell’ambito dell’inchiesta “Amphora” – l’indagine per riciclaggio portata avanti della Procura di Roma che vede coinvolta la San Marino Investimenti (Smi) – il Pm ha fatto istanza per un supplemento di indagine.