A San Marino torna l’Arengo con high tech

A San Marino torna l’Arengo con high tech

A San Marino la cultura dell’Arengo, ovvero assemblea dei capifamiglia, di origine medioevale, non è mai scomparsa del tutto. E nel 1906 quando fu introdotta la democrazia rappresentativa, si parlò semplicemente di ripristino dell’Arengo, ormai esteso a tutto il corpo elettorale. Quasi fosse un ritorno alle origini, come rimarcò Bobbio in un celebre discorso.

A San Marino, accanto alle consuete strutture democratiche della democrazia rappresentativa, ci sono i canali della democrazia diretta. Uno antichissimo: le Istanze d’Arengo. Sono petizioni che singoli cittadini due volte all’anno in occasione dell’ingresso dei nuovi Capitani Reggenti presentano al Consiglio Grande e Generale (il parlamento) e che questi deve obbligatoriamente esaminare entro i sei mesi successivi.

Inoltre i sammarinesi hanno a disposizione diversi tipi di referendum: consultivo, abrogativo, propositivo.

Da ultimo adesso arriva la proposta (elaborata da Valeria Ciavatta, Segretario di Stato per gli Affari Interni ed annunciata da Tito Masi, Segretario di Stato all’Industria) denominata ‘Arengo consultivo’. I cittadini saranno chiamati ad esprimersi con un sì o un no su una certa iniziativa governativa mediante voto elettronico presso uffici pubblici predisposti in un determinato arco di tempo. In pratica una consultazione popolare condotta in modo rapido, pratico e poco costoso.

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