Aborto. San Marino esce dall’800 e entra in Europa. Il Fatto Quotidiano

Aborto. San Marino esce dall’800 e entra in Europa. Il Fatto Quotidiano

Una legge sull’aborto più evoluta della 194: San Marino esce dall’800 e entra in Europa

Il Fatto Quotidiano, NATASCIA RONCHETTI- Una settimana prima del voto in Consiglio grande e generale, equivalente al nostro Parlamento, nelle chiese di San Marino venivano ancora distribuiti volantini antiabortisti. Probabilmente era l’ultimo tentativo di arginare l’ondata laica e femminista che a San Marino ha portato mercoledì scorso alla legalizzazione dell’aborto, archiviando nella storia la norma risalente alla seconda metà dell’ottocento che lo puniva con il carcere fino a tre anni per la donna e per il medico che l’aiutava. La legge approvata adesso, dopo la schiacciante vittoria dei sì alla depenalizzazione (77,3%) al referendum di quasi un anno fa, per certi versi surclassa anche la 194 dell’italia, assegnando solo alla donna di diritto di scegliere fino alla dodicesima settimana di gestazione, senza dover dare giustificazioni. “Non è un compresso tra laici e cattolici, la normativa approvata è basata sul nostro quesito referendario”, dice Vanessa Muratori, ex parlamentare indipendente di Rifondazione comunista che vent’anni fa iniziò la sua battaglia per avvicinare San Marino all’europa sulla legalizzazione e che ha centrato l’obiettivo con l’unione donne sammarinesi, che ha promosso il referendum. (…)  “A cambiare le cose – dice Muratori –, ha contribuito molto la mobilitazione dei giovani, maschi e femmine. Questo significa che il Paese era pronto molto prima della sua classe politica”.

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