Accordo di associazione all’Unione europea: “Pare che il Principato di Monaco voglia sfilarsi”

Accordo di associazione all’Unione europea: “Pare che il Principato di Monaco voglia sfilarsi”

Accordo di associazione all’Ue pare che Monaco voglia sfilarsi. Le perplessità del Principato emerse a Strasburgo, oggetto di riflessione in Commissione

Il negoziato per l’Accordo di associazione all’Unione europea ha visto la trattativa portata avanti dalla Commissione Ue da un lato e dai piccoli Stati, San Marino, Monaco e Andorra, dall’altro. Adesso, tuttavia, pare che Monaco voglia sfilarsi. Le perplessità del Principato sono emerse la scorsa settimana nell’incontro al Consiglio d’Europa, tra delegazioni dei due Stati.

A sollevare la questione ieri in Commissione affari esteri, il consigliere di Repubblica Futura Nicola Renzi: “Mi piacerebbe avere un riferimento sui contenuti del rapporto con il principato di Monaco nel Consiglio d’Europa. Se l’Ue può arrivare a un accordo senza che tutti i tre Paesi ingaggiati sullo stesso dossier è un tema da approfondire. Un Parlamento che vota contro la volontà di approfondire lascia perplesso. Serve sinergia tra delegazioni parlamentari e Congresso di Stato, dai riferimenti che ho visto sono preoccupato sull’accordo di associazione”.

A riferire sull’incontro è Marica Montemaggi, di Libera, presente a Strasburgo come esponente della minoranza. “Nell’incontro con Monaco, inizialmente non era coinvolta tutta la delegazione, poi si è allargata – spiega Montemaggi – Da parte loro c’è grossa perplessità sull’impatto dell’accordo. Serve un approfondimento in quella direzione, parlare delle varie tematiche, anche nella commissione mista non si entra nelle criticità. Occorre capire quale sarà l’impatto anche solo sull’amministrazione. Dobbiamo stabilire una posizione verso Monaco che sembra reticente sull’accordo. L’Aula parlamentare va coinvolta”, ha sottolineato Marica Montemaggi.

Anche Denise Bronzetti, gruppo misto di maggioranza, ha affermato: “Per quanto l’incontro con la delegazione monegasca, avevo chiesto se una marcia indietro da parte dei tre Piccoli Paesi sull’associazione avrebbe compromesso la scelta degli altri. Se qualcuno si sfila, come potrebbe fare Monaco, non dovrebbe comportare problemi per gli altri Stati”.

Alessandro Bevitori di Libera chiede a sua volta di approfondire: “Si deve lavorare all’unisono”.

Il segretario di Stato agli Esteri, Luca Beccari, chiarisce: “Noi vogliamo che ci siano i tre Stati, Andorra e Monaco, ma se qualcuno si sfila non vogliamo perdere il percorso. E così la pensano la Commissione e il Consiglio d’Europa”.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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