Nella Repubblica di San Marino da anni la benzina ed i carburanti in genere vengono venduti alla pompa a un prezzo un po’ inferiore che oltre confine a seguito di accordo fra governo sammarinese e gestori. Questa differenza di prezzo potrebbe non essere del tutto in linea con gli impegni assunti da San Marino nel momento in cui è stato convenuto con l’Italia che gli introiti statali sui prodotti petroliferi venduti in territorio sammarinese spettano all’erario sammarinese (‘ Il Governo della Repubblica di San Marino si impegna a che detti prodotti {petroliferi} vengano venduti nel proprio territorio ad un prezzo non inferiore a quello imposto o praticato in Italia nelle varie fasi della distribuzione‘).
A sollevare, indirettamente, il problema è il deputato della Lega Nord Gianluca Pini il quale è riuscito a far approvare nella commissione Politiche dell’Unione Europea alla Camera un proposta mirante ad ottenere prezzi agevolati per i carburanti nei comuni confinanti con la Repubblica di San Marino. La proposta è stata basata su una norma europea che prevede tale eventualità in zone di un paese della Unione Europea confinanti con Paesi extra Ue.
Ha detto l’on.le Pini: ‘se venisse approvata anche in aula la mia proposta in sede di conversione del decreto 154, presto nelle province di Rimini e Pesaro i carburanti potrebbero costare dai 10 ai 15 centesimi in meno‘. Con evidente minore introito per l’erario italiano
A questo punto non è improbabile che la differenza del prezzo dei carburanti fra Italia e San Marino finisca sul tavolo del Ministro della Economia Giulio Tremonti, già ingombro di tante altre questioni con etichetta ‘San Marino’.