La Tribuna Sammarinese titola: Lo Stato perde cifre a sei zeri nella concessione in uso dei piccoli appezzamenti di terreno / 3milioni di euro sfumano ogni anno per non
aver adeguato il prezzo, ma neppure dei 150mila euro previsti c’è traccia nel bilancio di Stato / Nel capitolo 910 ‘Affitti attivi agrari’ sono presenti solo 38mila euro che già comprendono le cifre incassate per i terreni effettivamente affittati agli agricoltori
Se lo Stato facesse pagare un giusto prezzo, abbastanza vicino a quelli di mercato, per l’uso dei terreni di sua proprietà, potrebbe incassare una cifra superiore ai 3milioni di euro.
Invece il capitolo 910 ‘Affitti attivi agrari’ della categoria 8 ‘Proventi dei beni dello Stato’, dove convergono tutti gli incassi per la cessione in uso dei piccoli appezzamenti di terreno e anche quelli dati agli agricoltori per essere coltivati, ha fatto registrare nel 2009 la cifra di 38.000 euro.
Ogni anno lo Stato perde (per una miriade di ragioni che è meglio non sottolineare) qualche milione di euro. Il fatto è talmente eclatante da fare passare in secondo piano un secondo risultato dell’indagine: se, come abbiamo scritto ieri, dei 38mila euro del capitolo 910 circa 20mila sono pagati dagli agricoltori per i 515 ettari di terreno da loro affittati, significa che gli altri 18mila vengono incassati a fronte dei piccoli appezzamenti concessi in uso.
Ebbene sono complessivamente più di 600.000 i metri quadrati (sessanta ettari) dati in uso in piccole frazioni di qualche centinaio di metri cadauno.