Agenzia Dire: libera professione in ambito medico e sanitario e al decreto su Fondiss, Rete, Su, Civico 10

Agenzia Dire: libera professione in ambito medico e sanitario e al decreto su Fondiss, Rete, Su, Civico 10

SANITÀ. FONDISS E LIBERA PROFESSIONE, STRALI RETE-SU-C10

“RIFLESSIONI POLITICHE SU EVENTUALE REFERENDUM”

“Due colpi duri allo stato sociale”.

In attesa che venga sciolta la riserva su un eventuale referendum
abrogativo, per il quale sono in corso le “opportune riflessioni
politiche”, Civico 10, Rete e Sinistra unita spiegano alla stampa
le ragioni del loro netto no alla legge per la libera professione
in ambito medico e sanitario e al decreto su Fondiss. All’appello
tra le forze di minoranza mancano Partito socialista e Unione per
la Repubblica, anche loro decisamente critici ai due
provvedimenti. Per ora, tuttavia, non si e’ creato un fronte
comune, e’ “ancora complicato, ma il confronto ci sara’ sulle
iniziative future”. Intanto ci sono Rete, C10 e Su a respingere
al mittente, maggioranza e governo, l’accusa di “vedere il mostro
dappertutto”. Infatti, attacca Franco Santi di Civico 10, “il
mostro c’e’ ed e’ grande. Si tratta di accuse ipocrite:
atteggiamenti e tempistiche sono sclerotiche, si fa fatica a non
avere dubbi”.

Sul progetto di legge per l’intramoenia, prosegue, si e’ fatta
una “scelta assolutamente sbagliata”, ci sono altre strade per
garantire maggiore qualita’ al sistema. Sul Titano, attacca “i
medici sono una casta forte e c’e’ possibilita’ di conflitto di
interessi”. Sul fronte Fondiss, invece, spiega il capogruppo di
C10, Andrea Zafferani, si “ritorna nell’ottica della legge del
2005, che prevedeva l’adesione obbligatoria e la gestione
privata”. E che fu contrastata da un poderosa raccolta di firme,
fino alla sua abrogazione.
Con il decreto appena approvato, e’
convinto, si risveglieranno gli “appetiti” di allora: “Gli
avvoltoi sono gia’ pronti a lanciarsi sulla preda”. E non va
dimenticato, sottolinea il capogruppo di Sinistra unita Francesca
Michelotti, che “stiamo perdendo tempo per persone che gia’
lavorano. Le urgenze sono altre, ma si deve rendere conto a
qualche corporazione”. La nuova versione della previdenza
complementare, aggiunge, “deprime le garanzie di tutela e scatena
gli appetiti. La preoccupazione e’ forte, ne va del futuro di
tanti cittadini”. Inoltre, le fa eco il capogruppo di Rete,
Roberto Ciavatta, un parere dell’Avvocatura di Stato e’ contrario
alla gestione esterna di Fondiss. “Si stravolge- stigmatizza- il
lavoro parlamentare di due anni fa”, con un decreto che,
modificando la legge, permette al regolamento, creato sbagliato,
di trovare una corretta applicazione. “E’ difficile pensare che
dietro non ci siano interessi. Dal segretario di Stato Mussoni
viene una svolta diversa che va verso la privatizzazione dei
fondi pensione. Ed e’ molto pericoloso”. Con la legge sulla
libera professioni, aggiunge la collega Elena Tonnini, si creano
“pericolosi precedenti: da un lato c’e’ il doppio lavoro per i
dipendenti pubblici, dall’altro si supera l’ordinamento
pubblico”. Allora, conclude, “se vogliono che ci fidiamo, ci
diano gli strumenti per farlo. Ora non li abbiamo”.

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