È stato uno dei fatti di cronaca che più ha lasciato il segno, non fosse altro che è avvenuto nel cuore di Rimini, in pieno centro storico, a due passi dal Comune. È passato quasi un anno da allora, e in questi giorni scatta il processo contro Antonio ‘Tony’ Carbonara, 35enne, accusato di tentato omicidio per aver colpito con una mazza da baseball due cesenati, di 27 e 38 anni.
La rissa iniziò per futili motivi: secondo le ricostruzioni a causa di una bottiglia scagliata contro l’auto di Carbonara, che stava procedendo a zig zag nell’isola pedonale. Prima arrivarono le minacce, con tanto di cinghia brandita come arma, quindi – dopo che i due se la diedero a gambe, salvo tornare poco dopo quando la minaccia sembrava esaurita – con l’aggressione a colpi di mazza da baseball.
Ma la dinamica della vicenda non è mai stata troppo chiara. Carbonara a un certo punto non era stato riconosciuto dai testimoni,
nel processo sarà da chiarire il ruolo del ‘quarto uomo’ nell’intricata vicenda, anche lui accusato di concorso in tentato omicidio. E poi questo episodio ha aperto un dibattito sulla vigilanza in centro storico.
Questa la prima ricostruzione dell’episodio.
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