Altri 177 euro su ciascun sammarinese per la Smi di Pasquini, di Marino Cecchetti

Altri 177 euro su ciascun sammarinese per la Smi di Pasquini, di Marino Cecchetti

L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO Ennesimo scandalo

Il conte Enrico Maria Pasquini è nelle pagine della cronaca per i  6,3 milioni di euro deliberati dal Consiglio Grande e Generale a favore della San Marino Investimenti (Smi), finanziaria di diritto sammarinese a lui riconducibile.

Paquini è stato ambasciatore di San Marino (Spagna, Sovrano Militare Ordine di Malta) dal 1998 al 2011. Quando, nel 2007, Banca del Titano (Bdt) fu venduta  (di nascosto da Banca d’Italia e col sostegno di Banca Centrale) alla Cassa di Risparmio di Teramo (Banca Tercas), ci si servì – non si sa perché – di due finanziarie di Pasquini: la Smi, di cui si è detto, e Amphora, società di diritto italiano con sede a Roma.

 Nello stesso 2007 parte a Roma un’indagine su Smi e Amphora estesa agli anni “dal 2006 al 2009”, con rogatoria a San Marino. Rogatoria accolta  con tanta fatica.  Nel 2010, quanto sequestrato presso la Smi viene trasportato in “Viale XXI aprile a Roma, sede del quartiere generale della Guardia di Finanza”. Queste le accuse: “riciclaggio, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e di intermediazione finanziaria, appropriazione indebita, truffa aggravata, falso in bilancio, associazione per delinquere”.

L’indagine – a causa di “intralci”? – va avanti a fatica. Tanta fatica. Nel 2017 è spostata a Padova. Comincia il processo. I danneggiati si mettono in moto per recuperare i loro investimenti. Di questi una quarantina, dato che Smi è società di diritto sammarinese, preferiscono chiedere allo Stato di San Marino di risarcirli, alla stregua dei clienti di Banca del Titano, Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese, eccetera. I nostri politici, pronti, scaricano su ognuno di noi altri euro 177, che si aggiungono a quelli per Bdt, Cs, Bcs, eccetera. Ennesimo scandalo, dunque. Con due diversità: la proposta  è arrivata da Rete  ed il CGG ha deliberato all’unanimità.

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