Altro passo, a San Marino, per la Strada di Fondovalle (o della vergogna)

Altro passo, a San Marino, per la Strada di Fondovalle (o della vergogna)

Il Congresso di Stato autorizza la Banca Centrale della Repubblica di San Marino a rilasciare una fideiussione di quasi 8 milioni di euro a favore del Comune di Rimini, in vista dell’avanzamento delle procedure per la realizzazione della cosiddetta Strada di Fondovalle o della vergogna perché emblema della speculazione privata nella Repubblica di San Marino, con asservimento dei politici agli speculatori a danno del bene comune, cioè a scapito di tutti i cittadini e del Paese.

La strada costerà non meno di 14milioni e 400mila euro. È lunga 1200 metri. Vien da pensare a un vero e proprio ricatto verso San Marino da parte di Rimini, come, giustamente, avevano subito capito Alleanza Popolare, Rifondazione Comunista e Zona Franca e altri partiti, quando l’opera fu decisa dal governo straordinario. Ma poi sia il
primo che il
secondo governo post giugno 2006 andarono avanti: gli atti furono firmati dai sindaci di governo Giovanni Giannoni e Alessandro Rossi e dal Segretario Marino Riccardi, come ricorda San Marino Oggi.
La convenzione col comune di Rimini (Sindaco Alberto Ravaioli) fu sottoscritta il 12 ottobre 2006.

Quella è la strada del World Trade Center. Ebbene il WTC (superficie utile: 18000 mq; altezza, 20 m) fu costruito in esenzione dagli oneri di concessione.
La strada è stata messa a carico di tutti i cittadini della Repubblica.
Chi può dire che i governanti della Repubblica di San Marino non hanno nella mente e nel cuore il bene comune?

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