Amministrative 2016, Progetto Rimini getta la spugna: Linda Gemmani non si candidera’

Amministrative 2016, Progetto Rimini getta la spugna: Linda Gemmani non si candidera’

RIMINI. Doccia fredda dopo settimane di corteggiamento. In due post ravvicinati sulla pagina Facebook, Associazione Progetto Rimini sottolinea come, per voce del coordinatore Natale Arcuri, “il tentativo di mettere insieme una forte e coesa coalizione delle forze moderate e del centrodestra, sembra destinato, dopo una promettente quanto aleatoria intenzione, ad un fallimento. Dispiace vedere come i faticosi tentativi di riannodare le diverse anime e i diversi soggetti si siano infranti sul muro del pressapochismo politico di chi pensa di poter da solo interpretare un ruolo centrale e decisivo”.  Un commento che sembra mettere la parola fine a questa iniziativa politica che aveva tentato di coordinare le anime moderate del centro destra in un unico progetto politico in vista delle elezioni amministrative Rimini 2016.

Poco dopo, Linda Gemmani, imprenditrice candidata ‘in pectore’, ha annunciato la sua non candidatura, sempre attraverso un post, il seguente: “Molti amici, in questo periodo, mi hanno sollecitato un impegno personale in occasione delle prossime elezioni amministrative della nostra città. Sono molto lusingata per il forte consenso intorno al mio nome ma non posso non ribadire che sono un imprenditore e desidero continuare ad esserlo, convinta tra l’altro che anche esercitando bene la mia professione penso di poter contribuire allo sviluppo del nostro territorio. Mi auguro quindi che i numerosi quanto pressanti tentavi di trovare la mia disponibilità si fermino di fronte ai miei improrogabili ed irrinunciabili impegni personali e professionali che non mi consentono di accettare nessuna forma di candidatura alle prossime Elezioni. Auguro al futuro sindaco di Rimini ogni successo nell’interesse di Rimini e dei riminesi. Linda Gemmani”. 


Linda Gemmani

E ora? Prosegue Arcuri: “C’è stato chi ha preferito il gioco della parti, i distinguo e le garanzie. Un modo come un altro per boicottare il percorso di aggregazione su un unico candidato e minarne l’esito. Va da sé che ogni difficile candidatura unitaria vivrà da adesso in poi due evidenti debolezze. Sarà allo stesso tempo frutto di una condizione di necessità ed espressione di un malessere già evidente al suo interno. Come Progetto Rimini abbiamo tentato di dare il nostro contributo a costruire una colazione vincente, con un candidato vincente. Esserci quasi riusciti è stato già di per sé un miracolo. Non aver avuto la possibilità di consolidarne la proposta e il progetto e renderli oltre che plausibili, definitivamente concreti lascia in tutti noi l’amaro in bocca. La speranza che ci rimane è che sia le forze politiche di centrodestra sia le probabili liste civiche sappiano uscire dall’alveo della mera autoreferenzialità, sappiano spogliarsi delle saccenti vesti di strateghi della politica e percorrere il cammino di una seria consapevolezza politica e di una maggiore assunzione di responsabilità.”.

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