Adesso si profila il reato di ‘associazione a delinquere’ per i collaboratori di Giulio Lolli, nella truffa facente capo, fra altre, alle società Rimini Yacht e
Ne riferisce La Voce di Romagna.
Il nuovo sviluppo delle indagini ha potuto avere luogo a seguito del fatto che un ‘indagato che si è deciso a rompere il silenzio, ha contribuito a delineare meglio il quadro delle singole responsabilità dei soci di Rimini Yacht, svelando l’esistenza di un accordo stabile fra le parti finalizzato al compimento delle truffe e di un programma preciso per portare a termine il piano.‘
Sono sette le persone nel mirino.
Nel mirino, oltre al generale della Gdf
Angelo Cardile (suicida), ‘ sono finiti altri stretti collaboratori di Lolli. Si tratta delle segretarie, di alcuni dipendenti, il responsabile commerciale, l’amministratore di alcune società sammarinesi collegate, il capo cantiere dell’approdo ravennate.‘