Comunicato stampa del 29 Febbraio 2012
Del costruire a vanvera e del vendere immobili anche ai forensi
Sta per andare in Consiglio G.G. un’istanza d’Arengo che ripresenta la solita proposta formulata da semplici cittadini e imprenditori del settore edilizio in cui si chiede l’impossibile e cioè di permettere la costruzione di case sparse sul territorio con alcune ridicole restrizioni che, in un paese come il nostro dove le leggi non le rispetta nessuno e l’impunità la fa da padrona, ridurrebbero ogni angolo del paese un potenziale lotto per case e casette. Naturalmente se passasse una proposta del genere sarebbe un vero e proprio disastro, una resa del paese all’edificazione selvaggia, sarebbe l’esatto opposto di quello che si dovrebbe fare; ci auguriamo una adeguata e responsabile risposta del Consiglio G.G..
C’è poi la proposta (questa un pò più preoccupante) dichiarata dal capogruppo del partito di governo e di maggioranza relativa e cioè di permettere anche ai cittadini forensi di acquistare case e appartamenti a San Marino e naturalmente a ruota bisognerà poi elargire permessi di soggiorno e residenze (e perché non la cittadinanza?) a tutti quei “nuovi” cittadini benefattori che, a buon diritto, venissero a San marino per abitare nella “loro” casa. Si creerebbe così un turismo del cemento e della speculazione; tutto ciò per togliere le castagne dal fuoco ai nostri sprovveduti imprenditori che hanno costruito e cementato finché hanno potuto indebitandosi fino alle orecchie e adesso non sanno più a che santo vendere i loro metri cubi di cemento. Non è compito dello Stato prendere iniziative del genere al di fuori da una naturale progettazione urbanistica del territorio, anche perché scelte di tal fatta amplificherebbero in maniera esponenziale i costi di gestione del territorio e dei servizi primari e secondari derivanti da un naturale e forzoso aumento demografico (evidentemente il sig. Mazza sa quanto ci verrà a costare). E chi ci metteremo in casa? La mafia e la malavita organizzata è arrivata in silenzio e si è infiltrata pesantemente nella nostra economia in maniera strisciante e nessuno si è accorto di niente, tutti sono caduti dal pero e i controlli erano perfettamente operativi; figuriamoci cosa potrebbe arrivare tra noi sfruttando un’opportunità del genere. Va da sé che, se una qualunque di queste scellerate proposte dovesse essere attuata, ricorreremo automaticamente, come Associazione Micologica, a organizzare un REFERENDUM contro. Comunque certi politici (?) prima di fare certe affermazioni dovrebbero farsi un paio di gargarismi con l’acido muriatico, contare fino a mille, pensare (?) e poi parlare.
ASSOCIAZIONE MICOLOGICA SAMMARINESE
San Marino 29 Febbraio 2012
- San Marino, compostaggio rifiuti. Micologica: si’, salvando il verde
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