Anis, assemblea ordinaria 2008. Interventi

Anis, assemblea ordinaria 2008. Interventi

ASSEMBLEA ANIS / 3. TERENZI: SAN MARINO RISORSA, NON DISTORSIONE, PER L’ITALIA

“Dalla nostra ultima assemblea molte cose sono cambiate, ma altre, purtroppo, sono rimaste immobili”. Così il presidente dell’Associazione nazionale dell’industria sammarinese Pier Giovanni Terenzi ha aperto stamane al teatro Kursaal l’assemblea ordinaria dell’Anis, che ha visto tra i relatori anche il vicepresidente della Confindustria italiana Cesare Trevisani. Terenzi non lesina critiche nei confronti dell’attuale “strisciante crisi politica”, che danneggia un Paese che ha bisogno di “modernizzarsi ed eliminare le sacche improduttive”.
Dunque l’aspettativa di qualche mese fa di vedere concludersi la fase di instabilità politica è andata “del tutto inattesa”. I rapporti con l’Italia, fondamentali, non hanno registrato passi in avanti, la situazione politica resta frammentata e invece del ritorno alle urne si è preferito “il solito rimpasto”, che ha portato alla più lunga verifica di maggioranza mai vista. Secondo il numero uno dell’Industria sammarinese non è dunque più rinviabile il momento di dare una svolta e affrontare le priorità del Paese: la riforma del sistema pensionistico, la rivisitazione delle regole del mercato del lavoro, il completamento del secondo modulo fiscale, la riduzione della spesa corrente (92% di tutte le uscite dello Stato) e la riforma della Pa, che deve essere “più trasparente ed efficiente e deve rispondere al principio della soddisfazione dell’utente”. Inoltre “è ora che l’Italia, le sue istituzioni, i suoi rappresentanti politici, a tutti i livelli si rendano conto che la nostra Repubblica rappresenta una risorsa, un’opportunità e non una distorsione”.
Terenzi ha concluso ricordando che sono partite le trattative per il rinnovo di alcuni contratti di lavoro, come banche ed edilizia, e a breve toccherà all’industria. L’auspicio è quello di non riassistere a un muro contro muro, con i sindacati impegnati a trattare e mediare tra loro e le associazioni di categoria impegnate su obiettivi di corto raggio.
Nel suo intervento il vicepresidente di Confindustria Cesare Trevisani si è soffermato invece sull’importanza di una forte integrazione di San Marino col territorio circostante, fondamentale per la competitività delle imprese. La Repubblica in particolare, ha suggerito Trevisani, deve strizzare l’occhio all’Emilia-Romagna e alle Marche, lavorando su ricerca e innovazione, investendo in capitale umano e nella formazione. Pieno appoggio dunque all’idea di un Parco scientifico-tecnologico che sorgerà tra Repubblica e Italia facendo incontrare aziende ad alta specializzazione e Università.

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