Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Nuovi particolari sul “Conto Mazzini” e i tanti libretti confluiti nel mandato fiduciario “Cesare”

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Nuovi particolari sul “Conto Mazzini” e i tanti libretti confluiti nel mandato fiduciario “Cesare”

 L’Informazione di San Marino

 Nel rapporto della polizia
giudiziaria altre movimentazioni danno conto di un modo di operare che confonde
i passaggi di denaro

Nuovi particolari sul “Conto
Mazzini
” e i tanti libretti confluiti nel mandato fiduciario
“Cesare”

Antonio Fabbri  

 La vicenda delle movimentazioni
del cosiddetto “conto Mazzini”,
non si limita alle operazioni
nelle quali compaiono i nomi
dei politici che, va ribadito,
non risultano ad oggi indagati.
Dalla relazione dettagliata della
polizia giudiziaria al Commissario
della Legge, Simon Luca
Morsiani che sta conducendo le
indagini sulle movimentazioni
milionarie legate ai libretti della
famiglia Mazzini, emergono
nuovi e interessanti particolari.
Sono parecchie le operazioni
bancarie, scandagliate ed
emerse nell’indagine su Bcs e
Fin Project, che non risultano
supportate da documentazione
riconducibile a rapporti professionali,
commerciali o di affari.

In sostanza sono molti i rapporti
attraverso i quali sono transitati
complessivamente, almeno per
questa parte delle indagini, oltre
5,4 milioni di euro senza che
questi avessero una giustificazione.
Una indagine nella quale,
a quanto si sa, al momento ci
sono due indagati che all’epoca
erano esponenti di Bcs, Giuseppe
Roberti e Gilberto Canuti.
Tra le movimentazioni scandagliate
dagli inquirenti ne emergono
anche alcune non collegate
direttamente all’anagrafica
Mazzini, ma che sarebbero riconducibili a imprenditori e che
utilizzano modalità e passaggi
che non rispecchiano le normali
operazioni.
Uno dei casi è quello delle movimentazioni
nelle quali compare
il nome di Luigi Moretti,
e sulle quali pone l’attenzione
l’indagine. Si tratta dei movimenti
sui dieci libretti denominati
da “Uno” a “Undici” (assente
la denominazione “Tre”).
Sono libretti di un’altra famiglia
rispetto a quelli, con etichette
analoghe, aperti con l’anagrafica
del signor Mazzini.
In questo caso, invece, i libretti
vengono accesi per contanti
sotto l’anagrafica di Giuseppe
Roberti.
Chi versa i soldi in quei libretti,
però, è Luigi Moretti. Quest’ultimo
non è indagato, così come
i politici citati nei giorni scorsi
e come Lucio e Mario Amati
di cui si è detto in relazione al
libretto “Arrivederci”.
E’ dal conto corrente di Moretti
che vengono prelevati 150mila
euro poi “spacchettati” nei vari
libretti. Su ciascuno vengono
versati importi che vanno da un minimo di 7mila a un massimo
di 14mila euro. Questi libretti,
aperti nel 2008 con l’anagrafica
di Roberti, sono stati poi estinti
il 19 marzo 2010 con il riversamento
della provvista rimasta,
complessivamente 125mila
euro, sul mandato fiduciario
“Cesare” presso Fin Project, con
l’operazione eseguita per la fi-
nanziaria da Nicola Tortorella.
Sempre dal conto di Luigi Moretti,
poi, vengono prelevati
circa 250mila euro e aperti nel
2009, con l’anagrafica di Moretti
stesso, anche altri 17 libretti
tutti denominati “Al portatore”.
Di questi ne sono stati reperiti
6 dall’autorità giudiziaria e tutti
con provvista di importo identico
di 14.900 euro. Pure questi
sono stati estinti il 19 marzo
2010 riversandoli nel mandato
fiduciario “Cesare”.
Tutti i libretti per le cui movimentazioni
compare il nome
di Luigi Moretti, con il signor
Mazzini non hanno apparentemente
nulla in comune, a parte,
però, la destinazione e la data
di estinzione. Infatti anch’essi
confluiscono nel mandato fiduciario
in Fin Project denominato
“Cesare”. Ed è sempre in quel
mandato che entra anche il saldo
del libretto “Duemilasei”, aperto
con l’anagrafica di Giuseppe
Mazzini e che viene estinto in
che data? Il 19 marzo 2010. Nel
mandato fiduciario confluisce
così un importo complessivo
di oltre 311mila euro. Quindi, i
tanti libretti aperti con la provvista
creata dal conto corrente
di Moretti, hanno finito andare
a cascata e nella medesima data
nello stesso mandato fiduciario
in Fin Project nel quale sono
arrivati i denari del libretto
“Duemilasei” di Giuseppe Mazzini.
Mandato che venne gestito
e poi estinto da Gian Luca Bruscoli.

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