Antonio Fabbri: Fondo a garanzia dei depositanti, Bcsm apre il confronto su come verrà finanziato

Antonio Fabbri: Fondo a garanzia dei depositanti, Bcsm apre il confronto su come verrà finanziato

L’informazione di San Marino

Fondo a garanzia dei depositanti, Bcsm apre il confronto su come verrà finanziato

Sottoposta alla consultazione pubblica la circolare che stabilisce la formula sulla base della quale le banche contribuiranno al fondo

Antonio Fabbri 

Dopo la emanazione del “Regolamento sul fondo di garanzia dei depositanti” entrato in vigore il 31 agosto, Banca Centrale apre una consultazione di confronto sulla circolare che dovrà stabilire quanto ciascuna banca aderente dovrà versare ogni anno allo scopo di creare, appunto, un fondo a garanzia dei depositanti.   Già il regolamento di agosto stabiliva la copertura pari a 100mila euro per i depositi, salvo alcuni casi specifici, in cui il tetto può essere superato.

Adesso, dunque, Via del Voltone stabilisce in che modo, ogni quanto tempo e in che entità, le banche dovranno versare.

Per stabilire il quantum il documento, da ieri sottoposto al confronto con i soggetti vigilati sul sito di Banca Centrale, ha realizzato una specifica formula. Il documento, che dovrà essere vagliato dalle banche si chiama proprio “Circolare sul metodo di determinazione delle contribuzioni al Fondo di garanzia dei depositanti attuativa del Regolamento n. 2016-01”.

Proprio Bcsm dal proprio sito sotto il titolo “Avvio consultazione pubblica” fa sapere:  “La Banca Centrale della Repubblica di San Marino comunica di aver avviato una consultazione pubblica, sulla bozza di Circolare sul metodo di determinazione delle contribuzioni al Fondo di garanzia dei depositanti.

Il provvedimento è attuativo dell’articolo IV.I.1 del Regolamento 2016-01 e definisce la disciplina in materia di calcolo delle contribuzioni al Fondo a carico dei soggetti aderenti, conformemente a quanto previsto dal citato Regolamento.

La consultazione avrà termine in data 20 Gennaio 2017”.

La circolare prevede che l’aliquota contributiva, percentuale che nella formula prevista modifica ovviamente l’importo da erogare da parte delle banche, venga stabilita annualmente dall’Organo di gestione del fondo di garanzia dei depositanti.

Dal 2017, dunque, le banche dovranno, sulla base di questa circolare, cominciare a versare ciascuna per la propria quota, le somme che andranno a formare il fondo di garanzia.

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