Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Assegni per 13 milioni depositati e prelevati in contanti in neanche un anno: indagini in corso

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Assegni per 13 milioni depositati e prelevati in contanti in neanche un anno: indagini in corso

L’informazione di San Marino

Assegni per 13 milioni depositati e prelevati in contanti in neanche un anno:
indagini in corso

Antonio Fabbri

 

SAN MARINO. Dal processo nei confronti di Valentina
e Angela Balsamo
, accusate di riciclaggio dei soldi riconducibili al padre
Cosimo per circa 2.150.000 Euro, emerge un altro caso che è tuttora al vaglio
della magistratura. Un caso ancora più eclatante. Anche in quest’altro episodio
i soldi erano stati movimentati su un conto
presso la Banca Commerciale Sammarinese
. A scoprire le anomalie di
quest’altra vicenda, che è tutt’ora oggetto di indagine da parte della
magistratura, l’Agenzia di informazione finanziaria, dato che, come nel caso di
Balsamo, la banca non aveva fatto nessuna segnalazione. Va detto che in
quest’altra vicenda emersa nell’udienza di giovedì, trattandosi del periodo tra
il 2004 e il 2005, l’istituto di credito oggi posto in liquidazione e al centro
delle indagini sulla Tangentopoli
sammarinese
, non era tenuto in maniera così stringente come dopo il 2008 a
compiere adeguata verifica e segnalazioni. E’ altrettanto vero, tuttavia, che il
reato di riciclaggio, 199 bis, è stato introdotto nel codice penale sammarinese
nel 1998 e il dovere di banche e finanziarie di fronte ad un comportamento
anomalo, dovere quanto meno di etica della professione, esiste da sempre. Eppure
il comportamento del correntista, così come emerso nell’udienza dello scorso
giovedì, qualche sospetto lo induceva ed era sicuramente anomalo. Quanto meno
per le proporzioni del capitale movimentato.

 Nel lasso di tempo di neanche
un anno un certo
Roberto Pinzoni depositava
assegni su un conto
corrente in Banca commerciale
sammarinese e,
nello stesso lasso di tempo,
prelevava contanti per
13 milioni di euro.
Ma chi è questo Roberto
Pinzoni? Anche lui è
un membro della associazione
per delinquere
che faceva capo, secondo
gli inquirenti italiani, a
Cosimo Balsamo. I due,
assieme ad altre quattro
persone, in genere ricettavano
da nomadi o mettevano
a segno furti in prima
persona in capannoni
di grosse aziende. Furti
in particolare di rame. Il
gruppo si serviva di tecniche
sofisticate, maneggiando
ricetrasmittenti,
praticando fori nei muri,
mettendo fuori uso allarmi
con speciali spray, e
infine portandosi via la
refurtiva su tir e rimorchi
a loro volta rubati. Come
sottolineato dal Procuratore
del Fisco, Roberto
Cesarini, nell’udienza di
giovedì scorso davanti al
giudice Gilbero Felici, anche
Pinzoni, altro membro
della associazione per
delinquere, aveva dunque
un conto di riferimento
presso Banca commerciale
sammarinese. Nei
confronti di Pinzoni si
sta procedendo in un’altra
inchiesta.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy