Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Bufera su Gentili

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Bufera su Gentili

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Bufera su Gentili,
in commissione si rileva: nessun risultato frizioni col tribunale e rischio
delegittimazione delle istituzioni… ma il governo lo conferma fino al
2018

Se sia stata l’intercessione di Comunione e liberazione a fare arrivare
alla chetichella la riconferma
del generale Alessandro Gentili
in Congresso di Stato, scatenando tra
l’altro l’ira
di Alleanza popolare
, è difficile da dire.

Vero è che i riferimenti sull’anno di prova del generale Alessandro
Gentili, comandante della Gendarmeria, non sono stati, in Commissione Affari di
Giustizia e in Commissione, per niente positivi.

Sul rinnovo di Gentili i motivi di forte perplessità, dei quali pare non
si sia curato troppo il governo, sono parecchi: mancati risultati nell’anno
appena trascorso, un progetto di riordino
dei corpi di polizia
che non è ancora arrivato e che inizialmente sembrava
una priorità da attuare entro giugno 2014 e, non ultime, forti e pesanti
frizioni con il tribunale. Tutti dati che sono scaturiti dalle audizioni nelle
Commissioni consiliari competenti che, nei giorni scorsi, hanno ascoltato sia la
relazione del Magistrato dirigente del tribunale, Valeria Pierfelici, sia i
riferimenti del Generale Alessandro Gentili.

Proprio in queste sedi è
emerso un quadro critico
dell’operato del Generale
in questo anno, che non
avrebbe portato a casa
nessun risultato. Rilevati
anche atteggiamenti del
comandante ritenuti capaci
di delegittimare altre
istituzioni. Addirittura si
sarebbe parlato di una inclinazione
al pettegolezzo
e a riferimenti inopportuni.
Tra questi riferimenti,
probabilmente, ci sono i
carteggi che, come emerse
già a suo tempo nel
settembre 2014, vennero
scambiati tra gendarmeria
e tribunale per la vicenda
del carcere e del gendarme
rinviato a giudizio per
favoreggiamento (vedi a
sotto) nell’ambito delle indagini
sulla tangentopoli
sammarinese.
Tra l’altro Proprio nell’occasione
dell’arresto del
gendarme il Generale
Gentili ebbe, anche a livello
mediatico, una linea
che destò più di una critica.
Raggiunto telefonicamente
dalla Rtv, il comandante
della Gendarmeria
si disse estremamente sorpreso
della notizia e disse
di non esserne a conoscenza
poiché in ferie da
una settimana: “Non so
cosa dovrei dire, nessuno
mi ha detto niente, sono
esterrefatto”, riportò la televisione
di Stato.
Sempre stando a quanto
emerso nelle Commissioni
competenti, poi, sarebbe
stata segnalata carenza
di indagini da parte della
gendarmeria su antiriciclaggio,
corruzione e antiterrorismo.
Tutte questioni evidentemente
ben note ai membri
delle sedi consiliari
nelle quali si sono svolti i
riferimenti e, quindi, conosciute
anche nelle fila
della maggioranza. Tanto
che, alla notizia della delibera
di rinnovo, il primo
ad uscire per contestare la
decisione presa nell’esecutivo,
è stato Mario Venturini,
di Alleanza popolare,
che ha parlato di “fatto
gravissimo”, relativamente
alla conferma di Gentili
senza informare i partiti e
il Consiglio. Di certo sul
rinnovo del Generale fino
al 2018 concesso dal Congresso
di Stato in assenza
di risultati e in presenza,
per contro, di frizioni pesanti
con le altre istituzioni,
si scateneranno anche
interventi in Consiglio
che in diversi hanno già
preannunciato.

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