Antonio Fabbri L’informazione di San Marino: Dalla Libia al Canada luci e ombre sulla sanita’

Antonio Fabbri L’informazione di San Marino: Dalla Libia al Canada luci e ombre sulla sanita’

 L’informazione di San Marino

Dalla Libia al Canada
luci e ombre sulla sanita’

Il dibattito sul sistema sanitario
sviluppatosi nei giorni scorsi in Consiglio ha fatto emergere dubbi sul settore
che concentra milioni e, per ciò stesso, interessi che facilmente vengono
nascosti dietro una sorta di omertà motivata dalla sbandierata “delicatezza”
dell’attività sanitaria, quasi intoccabile

Antonio Fabbri

 

 

La gestione della sanità va
guardata con attenzione. Il
settore concentra milioni e, per
ciò stesso, interessi. Si parla
anche di questo nel dibattito sul
sistema sanitario sviluppatosi
nei giorni scorsi in consiglio.
Nel settore si muovo interessi
che facilmente vengono
nascosti dietro una sorta di
omertà motivata dalla sbandierata
“delicatezza” dell’attività
sanitaria, quasi intoccabile
perché riguarda la salute di
tutti, perché l’emergere di
ogni magagna causa “allarmismo”
nei contribuenti-utenti,
nei malati, nella popolazione
che comunque della sanità ha
bisogno. Si dice quindi il meno
possibile, se non delle attività
celebrative, e allora sorgono i
dubbi. Come quelli sollevati in
aula nel dibattito sulla sanità da
Elena Tonnini, di Rete.

Ecco il suo intervento
Nell’ultima parte il consigliere
ha fatto delle considerazioni
sull’apertura della sanità
sammarinese all’esterno:
“Certamente è importante che
San Marino si apra in contatti
con altri paesi, ma è anche
importante che la trasparenza
della documentazione vada
nella direzione di chiarire di
quale natura siano i rapporti
che vengano intrapresi con gli
altri paesi. Un esempio recente
è il rapporto sanitario con la
Libia, che torna alla cronaca
a seguito del video in cui
presumibilmente si parla di
voto di scambio e lo scambio
riguarderebbe proprio il consolato
libico. Alla persona che
pare interessata nel video al
consolato, corrisponde infatti
(lo sappiamo dalle inchieste
fatte da L’Informazione di San
Marino) Gian Luigi Carrirolo,
che accompagnò l’ex direttore
generale Pasini nel 2011
proprio in Libia assieme all’ex
Segretario alla Sanità Podeschi.
Scopo ufficiale fu quello di assistere i feriti della guerra
civile in Libia, che nel 2011
arrivarono nel nostro ospedale
per essere operati e assistiti
attraverso l’attivazione di
aiuti umanitari nel periodo di
guerra. Eppure questo rapporto
sanitario con la Libia (ma cosa
c’entra Carrirolo?) non si ferma
al 2011 però. Infatti è molto più
recente (e cioè del 13 gennaio
2014) una Delibera del Comitato
Esecutivo ISS, firmata da
Pasini, Venturini e Manzaroli,
che proprio attraverso la legge
150 sulle Libere professioni
(poco dopo abrogata) assicura
le competenze sammarinesi per
la stipula di una Memorandum
d’Intesa con il Consorzio BIC
Scarl di Milano, il quale, leggiamo,
ha attivato un contratto
con la Commissione Sanitaria
della città di Zentan (LIBIA)
per il ricovero di pazienti libici
dando attuazione ad un preciso
Protocollo Triage Clinico Pazienti
Libici. Ma se si tratta di
aiuti umanitari, perché questa
Delibera è stata inserita tra
quelle segretate e non rese pubbliche,
come molte altre, dalla
Segreteria alla Sanità? In effetti,
il Consorzio Milanese, pare
occuparsi di tutto tranne che di
sanità: la composizione dei soci
è tutta incentrata nei settori
delle costruzioni, manutenzione,
impianti, energia, urbanistica…
però nella sua presentazione
vediamo che è associato
al WTC (World Trade Center)
di San Marino (che Mussoni
conosce bene) e alla Compagnia
delle Opere Romagna.
Nella base sociale pubblicata
nella loro presentazione risulta
anche la SMS Costruzioni
generali spa. Perché l’ISS, attraverso
il Comitato Esecutivo,
e rappresentata da Mussoni, ha
bisogno di stringere un accordo
sanitario e umanitario con un
consorzio milanese che non si
occupa di sanità, ma si occupa
di creare legami con ditte
costruttrici, e che è associato
al WTC, di cui Mussoni è in
qualche modo rappresentante?
E cosa c’entra Carrirolo con
la sanità in Libia?”, ha detto la
Tonnini.
La reazione fuori microfono

Riferisce poi il consigliere
indipendente Luca Lazzari che
il Segretario di Stato Mussoni
“Per tutta risposta le si é
avvicinato prendendola a male
parole”. A microfono spento.
“Ti devi vergognare”, le
avrebbe detto il segretario alla
Sanità

Tanti aspetti da chiarire

Eppure dei dubbi su cosa sia
avvenuto per alcuni episodi
nella sanità, sono sorti anche
alla magistratura che sta
indagando sulla tangentopoli
sammarinese, se lo scorso 11
luglio la polizia giudiziaria
ha acquisito presso l’Iss della
documentazione, in particolare
legata alla vicenda dell’Interhealth
Canada, società con
la quale, dal predecessore di
Mussoni, Claudio Podeschi,
era stato intavolato, con la
mediazione della famigerata
Fondazione, un rapporto per
la costruzione di un nuovo
ospedale. Rapporto, quindi,
attraverso contatti con soggetti
che nulla avevano a che fare
con la Pubblica amministrazione.
Così, se il primo contatto
era stato di Claudio Podeschi
come segretario alla Sanità,
in seguito nel luglio 2013, una
delibera del Congresso di Stato
nominava una delegazione per
esaminare un piano di fattibilità:
“Mai fatta una riunione,
decadde tutto”, aveva in
seguito dichiarato il segretario
Mussoni. C’è da dire che dalla
data della delibera a qualche
mese esplose la vicenda della
tangentopoli-conto Mazzini.
Dettagli a parte, che ci siano
delibere secretate in ambito
sanitario è già di per sé motivo
di diffidenza.

Che nel settore si crei una cortina
per filtrare la comunicazione
verso l’esterno dove solo
pochi, in funzione di apposita
circolare del direttore generale
Caruso, sono deputati a dare le
informazioni, è modalità che
non può non generare altrettanti
dubbi. A tutto questo si
unisce il fatto che di attività e
accordi attorno all’ospedale ce
ne sono state e ce ne sono. Dalla
Libia al Canada, insomma,
ma anche in accordi più vicini,
come quello con Villa Maria,
o anche vicinissimi, come
quello con la Ibis immobiliare
– società riconducibile a Pier
Marino Mularoni – per l’affitto
dei locali dove ha sede oggi il
Neuropsichiatrico, di ambiti
dai quali togliere la polvere del
dubbio ce ne sono.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy