Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: I milioni delle fatture false girati sui mandati Mondo, Tesoro e Uomo Ragno

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: I milioni delle fatture false girati sui mandati Mondo, Tesoro e Uomo Ragno

L’informazione di San Marino

I milioni delle
fatture false girati sui
mandati Mondo, Tesoro e Uomo
Ragno
/ Bruscoli e Tortorella accusati dei movimenti ingenti
del mandato del socio Kankun in Finproject registrati anche su conti aperti
presso Credito sammarinese, Ibs, Cis, Banca agricola e Carisp 

 Tortorella: “Correttezza del mio operato”

 Movimenti ingenti del
mandato di Kankun in FinProject registrati anche su conti aperti presso Credito
sammarinese, Ibs, Cis, Banca agricola e Carisp

Antonio Fabbri

Dei cinque episodi contestati a Gianluca
Bruscoli
e Nicola
Tortorella
tre, come descritti ieri, riguardano l’imponente giro
dei denari relativi alla mafia cinese
che si intreccia con le movimentazioni
della ‘ndrangheta trapiantata a Milano, mutuate da Giuseppe Vinciguerra indagato
nell’inchiesta “Tibet”.

Gli altri sono relativi alle movimentazioni di Mohammed Kankun, che
risulta proprietario della finanziaria e referente dell’apparato Libico di
Gheddafi. Gli altri ancora sono quelli legati a false fatturazioni. Questo anche
se, a ben vedere, ci sono altre due contestazioni, sempre di riciclaggio, che
fanno storia a sé, ma che vedono sempre accusati Bruscoli e Tortorella per avere
movimentato tramite FinProject e Bcs milioni di euro di fondi neri. Una è la
vicenda relativa ai fondi neri del caso Enav-Finmeccanica, e una è quella, ormai
nota, dalla quale è praticamente partita tutta l’indagine conto Mazzini poi
sfociata nella Tangentopoli sammarinese e che parla dei passaggi per la
contestata tangente per l’acquisizione della Nuova Banca, pagata secondo
l’accusa da Lucio Amati, transitata sul libretto “Arrivederci”, poi spacchettata
in vari libretti tra cui quello denominato Giulio attribuito a Fiorenzo Stolfi.
In quest’altro caso il riciclaggio è contestato a Tortorella e Bruscoli in
concorso con l’ex Segretario di Stato.

con l’ex Segretario di Stato.
Kankun e il mandato “Mondo”
Per quanto riguarda il socio libico,
secondo l’accusa Bruscoli e
Tortorella avevano operato per
trasferire e occultare ingenti somme
di denaro ritenute di provenienza
illecita sui conti correnti
collegati al mandato fiduciario
denominato “Mondo” , aperto
da Tortorella che poi di fatto ne
curava la gestione, nel novembre
2006 e intestato, apparentemente
secondo gli inquirenti, a Mohammed
Kankun, che circa un
mese dopo diventò proprietario
all’80% di Finproject, assieme
a Bruscoli che deteneva il 20%
delle quote della finanziaria. Su
questo mandato Bruscoli e Tortorella,
secondo quanto ricostruito
dalle indagini, i due avevano
compiuto 367 versamenti in contanti
per oltre 14.610.000 euro e
113 bonifici per oltre 11.603.000
euro. Poi ancora 64 giroconti
per 9.614.000 e rotti euro, 50 assegni
per complessivi 2.278.000
euro circa. Questi soldi uscirono
poi da quei conti , e quindi per
l’accusa trasferiti e occultati,
attraverso 393 operazioni di prelievo
in contanti per quasi 17 milioni,
132 bonifici, 53 giroconti
e poi ancora assegni circolari e
bancari. Operazioni contestate
che arrivano fino al 2011. Ma
non sono gli unici soldi movimentati
attraverso il mandato
“Mondo”. Sembra proprio che
il nome del rapporto rechi in sé
anche il fatto che questo mandato
fosse collegato con l’intero
mondo bancario del Titano. Operava infatti anche su conti presso
il Credito sammarinese, dove si
sono registrate movimentazioni
in entrata e uscita per complessivi
7milioni mezzo; l’Istituto
Bancario Sammarinese con movimentazioni
per 3,1 milioni; il
Credito Industriale Sammarinese
con movimenti per circa 47mila
euro. Su Bac ci furono movimenti
non rilevanti tra il gennaio
2007 e l’ottobre 2009, mentre in
Cassa di Risparmio movimentazioni
complessive negli anni
2009 e 2010 pari a 3 milioni di
euro. Insomma a conti fatti i magistrati
rilevano che sul mandato
“Mondo” furono eseguite 2048
operazioni su Bcs tra il 2007 e il
2011 per complessivi 54 milioni
di euro. Se si aggiungono le operazioni
fatte sulle altre banche
si sale alla ragguardevole cifra
di 67.600.000 euro. I magistrati
rilevano che le operazioni per la
maggior parte erano effettuate da
Tortorella, anche in assenza di
disposizioni scritte da Kankun,
che risultava il titolare di quel
mandato fiduciario. Kankun che,
come emerso, è indicato come
un funzionario libico vicino a
uno dei figli di Gheddafi. Kankun,
secondo le ricostruzioni, attraverso
la finanziaria movimentava
tangenti destinate all’apparato
libico.

I rapporti omnibus

I mandati “omnibus”, sui quali
cioè venivano fatti confluire più
rapporti tra clienti e finanziaria,
erano legali fino ad una certa
data secondo lo stesso Tortorella
(vedi a lato). Per l’accusa, però,
il fatto di aprire più rapporti bancari
dello stesso tipo nello stesso
istituto e collegati allo stesso
mandato fiduciario, aveva lo scopo
di dividere in maniera fittizia
le movimentazioni. Questo, per i
magistrati, serviva a farle apparire
riferibili a più soggetti, in tal
modo destando meno sospetto
che se fossero attribuite ad un
unico rapporto con movimentazioni
milionarie impressionanti.

I soldi delle false fatturazioni

Bruscoli e Tortorella sono accusati
anche del riciclaggio di denari
frutto dell’emissione di fatture
per operazioni inesistenti. In un
caso si parla di 7 milioni di euro
su conti in Bcs collegati ai mandati
fiduciari “Stand”, “Info” ed
“Eng”, collegati rispettivamente
a società “Standeuro srl”, “Info
Soft Sistem srl”, “Eng Arhitec”.
In altro caso avevano fatto transitare
su un conto acceso da Danila
Grigoryev in Bcs, 1,6milioni
di una società londinese. Su altri
conti accesi sempre dalla stessa
donna erano passati 5,3 milioni
di 4 società rumene. Questi complessivi
13,9 milioni finirono in
parte sui conti dei mandati fiduciari
“Mondo” e “Tesoro” riconducibili
al proprietario all’80%
delle faninaziari, Mohammed
Kankun, altri sul mandato fiduciario
“Croce” sottoscritto da un
soggetto francese. Tutti questi
soldi furono comunque prelevati
in contanti. Altri 8,5 milioni erano
passati su un conto collegato
al mandato fiduciario denominato
“Daniela” presso FinProjec,
sempre acceso dalla Grigoryev.
Parte di questi soldi era finita su
altro conto collegato all’ormai
noto mandato “Cinghiale”.

 

Società moldave e Uomo Ragno
Sempre per quanto riguarda denari
provenienti da false fatturazioni,
cinquecentomila euro arrivavano
da società moldave ed erano
transitate sul conto di Bcs collegato
al mandato fiduciario Uomo
Ragno, aperto da tale Daniele
Rosata. Insomma, tutta una serie
di movimentazioni, avvenute tra
l’aprile 2009 e l’ottobre 2010, di
denaro derivante da fatture false
che l’accusa contesta essere stato
movimentato da Bruscoli e Tortorella
allo scopo di nasconderne la
provenienza illecita.

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