Antonio Fabbri L’informazione di San Marino: Indagine a Roma su “Mister-Trony”

Antonio Fabbri L’informazione di San Marino: Indagine a Roma su “Mister-Trony”

 L’informazione di San Marino

Indagine a Roma su “Mister-Trony”

Rispuntano la Fidens e il Titano

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Rogatoria dal Titano fa fare un altro passo avanti nelle indagini sull’attività di “mister Trony”. L’inchiesta del sostituto
procuratore di Roma,
Stefano Rocco Fava, è
per bancarotta fraudolenta,
riporta “Il Tempo”.
Nelle movimentazioni finanziarie di Alessandro Febbraretti, 50 anni – dominus del gruppo Endom che controlla alcuni punti vendita Trony a Roma – ci sono operazioni bancarie sospette a San Marino, oltre a prelievi anomali da uno sportello bancomat per 3 milioni di euro in un solo anno. Secondo le accuse Febbraretti
avrebbe provocato
la bancarotta attraverso
presunte distrazioni
di denaro della società.
L’indagine ha subìto una accelerazione dopo che negli atti è finita una segnalazione per operazioni sospette della Banca d’Italia, secondo cui l’imprenditore aveva interessi patrimoniali a San Marino. Nello stesso documento, inoltre, compare il nome di un’altra persona, Filippo De Angelis, cui è riconducibile la Fidens Project Finance spa, finanziaria “sammarinese plurisegnalata alla Procura della Repubblica di Roma” e finita anche negli atti di Mafia Capitale, così come De Angelis.
Di recente San Marino
ha risposto ad una rogatoria
e i risultati hanno
consentito agli inquirenti
italiani di provare
l’esistenza di operazioni
patrimoniali riconducibili
proprio a Febbraretti.
L’imprenditore è stato già
condannato dal Tribunale
di Roma a tre anni e sei
mesi di carcere per una
presunta evasione fiscale
da 10 milioni di euro
compiuta attraverso il
gruppo Endom. Stando
agli atti, Febbraretti si sarebbe
macchiato di “una
condotta criminosa non
occasionale” -riporta “Il
Tempo”- nell’ambito di
“un sistema illecito ben
collaudato”, rappresentato
“dall’utilizzo di fatture
per operazioni inesistenti
emesse dalla società
Gruppo Edom” e dalla
“creazione di un numero
impressionante di documenti
fittizi”.
Proprio di false fatturazioni
e di collegamenti tra
Edom e la finanziaria del
Titano, si era già parlato
a San Marino. Il collegamento
tra la finanziaria
Fidens, e quindi evidentemente
con Filippo De
Angelis che della Fidens
è presidente del Cda fino
al 2011, è nota da un pezzo
(l’informazione del
21- dicembre 2013). Infatti
principale azionista
della Fidens risultava,
con il 43,7%, proprio il
gruppo Edom, a capo della
catena Trony. Presidente
della Edom è, appunto,
Alessandro Febbraretti.

Già all’epoca, agli albori
dell’indagine romana,
emergeva che il gruppo
Edom era accusato di
aver emesso fatture che
non venivano registrate,
ma contabilizzate dalle
singole società controllate
che a loro volta gestiscono
i singoli negozi.

L’attività di Edom-Fidens
nel mondo della finanza
a San Marino aveva, tra
l’altro, anche altre mire.
Nel marzo del 2012 si era
proposta per l’acquisto
di Banca commerciale
sammarinese e di Credito
industriale sammarinese,
ma Banca Centrale di San
Marino non aveva dato il
via libera. Non è escluso,
a questo punto, che anche
a San Marino possa esserci
un fascicolo aperto
per queste vicende o per
altre collegate.
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