Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: La Frisoni parla di Claudio Felici, Giuseppe Morganti e Stefano Macina

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: La Frisoni parla di Claudio Felici, Giuseppe Morganti e Stefano Macina

L’informazione di San Marino

La Frisoni parla di
Claudio Felici, Giuseppe Morganti e Stefano Macina

La
posizione dei tre politici citati dalla donna sarebbe diversa

Fatti i
nomi di Claudio Felici Giuseppe Morganti e Stefano Macina. Intanto nel Psd e nel
governo saltano gli schemi. Clima incandescente

Antonio Fabbri

 

Sono tre i nomi capaci di
mettere in forte crisi un
partito già allo sbando,
con gli stolfiani che
vorrebbero arginare il
terremoto giudiziario che
li ha travolti mettendo
addirittura a tacere i
mezzi di informazione, e
con l’area dei democratici
che, se in un primo
momento si pensava
relativamente al riparo
dagli scandali del conto
Mazzini, adesso, invece,
ci si ritrova dentro
in maniera pesante ed
è chiamata a dare delle
giustificazioni.

Emergono così, e sono dirompenti, i primi particolari sui
nomi fatti
da Mirella
Frisoni
durante l’interrogatorio.
Di certo, al momento,
c’è che sono stati
citati, e che, a seconda
delle circostanze e
delle relazioni che sono
state ricostruite dagli
inquirenti sulla base dei
passaggi di libretti e di
denaro, saranno molto
probabilmente chiamati
a chiarire a vario titolo la
loro posizione.

I nomi fatti dalla donna. Il primo nome fatto dalla Frisoni
è quello, che era già emerso, del Segretario
alle Finanze Claudio Felici
. Già nella registrazione
fatta da Giuseppe Roberti
, nell’incontro al quale la Frisoni è stata accompagnata
da Germano De Biagi
, era stato chiamato in causa l’attuale Segretario alle
finanze.
Roberti, poi, disse
direttamente di avergli
dato lui quei soldi. Per
questo Lo stesso Felici
minacciò una querela che, però, non risulta
abbia mai presentato.

Il secondo nome. La Frisoni, nell’interrogatorio
avvenuto tra giovedì
sera e venerdì mattina,
ha fatto anche altri nomi,
come noto.
Citato, infatti, un altro
Segretario di Stato
attuale, che in tempi
successivi sarebbe stato
al corrente della vicenda
dei libretti.  Il secondo Segretario
di Stato citato dalla Frisoni è Giuseppe
Morganti
, attuale segretario di stato all’Istruzione e Cultura. A quanto si
sa, tuttavia, la sua sarebbe stata indicata come una posizione marginale di chi
era venuto a conoscenza, negli anni successivi a quelle che gli inquirenti
ritengono dazioni illecite, della disponibilità presente e di alcune operazioni
di prelievo effettuate tramite libretti. Questo senza conoscere,
presumibilmente, la provenienza di quel denaro.
Una posizione
la cui rilevanza andrà
quindi valutata.

Il terzo nome. Il terzo nome politico fatto dalla
Frisoni è invece quello di Stefano
Macina
, capogruppo del Psd, ma anche, nell’ultimo semestre, presidente
della Commissione Affari di Giustizia
. Al momento non è noto in quale
contesto sia stato citato Stefano Macina, ma la sua posizione sarebbe diversa da
quella più defilata di Morganti.

Le ripercussioni
nel partito e
in maggioranza

Inevitabile che quanto
affermato dalla Frisoni
nell’interrogatorio
causasse una forte
agitazione, in particolare
nel Partito dei socialisti
e dei democratici che, se
prima si era preparato a
fronteggiare la posizione
imbarazzante di un Segretario
di Stato, seppure
importante come quello
alle finanze, adesso si
trova a dover rendere
conto al suo interno e con
i colleghi di maggioranza
dell’imbarazzo per due
ministri e un uomo di
punta del partito.

Gli sviluppi
delle indagini

Felici al momento è
al Fondo Monetario
Internazionale assieme a
colleghi congressisti e ai
vertici di Banca Centrale
e dovrebbe rientrare
oggi. I tre al momento
non risultano indagati,
ma appare inevitabile,
tuttavia, che gli sviluppi
delle indagini possano
riguardare ulteriori veri-
fiche sulla base di quanto
emerso dall’interrogatorio
della Frisoni, con
eventuali conseguenti
audizioni.

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