Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Phua già condannato nel suo paese per scommesse illegali quando venne nominato ambasciatore per il Titano

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Phua già condannato nel suo paese per scommesse illegali quando venne nominato ambasciatore per il Titano

 L’informazione di San Marino

Phua già
condannato nel suo paese
per scommesse illegali quando
venne nominato ambasciatore per il Titano 

 Nuove rivelazioni dai giornali malesi / L’ex
diplomatico di San Marino in Montenegro era stato sanzionato nel 2004 per
puntate clandestine, da 500mila euro di media, sugli Europei di quell’anno
/ Beccato mentre si giocava la finale Portogallo-Grecia

Antonio Fabbri

Quando Wei
Seng “Paul” Phua
è stato nominato ambasciatore non residente di San Marino
in Montenegro, aveva già subito una condanna nel suo paese per scommesse
illegali.

Emergono nuovi particolari
sulla figura del diplomatico
pokerista, sotto processo negli
Usa per le puntate clandestine
con un giro da 400milioni di
dollari sul Campionato mondiale
calcio 2014.
Le rivelazioni arrivano da
Malaysiakini, un magazine
on-line che sta seguendo da
vicino il caso, soprattutto dopo
che, in seguito a una lettera in
difesa di Phua inviata dal ministro
degli interni all’Fbi, poi
ritirata, in Malesia è scoppiato
un putiferio politico.
Ma al di là delle beghe di
governo di quel paese, il dato
eclatante per San Marino, sono
le informazioni della polizia che
vengono citate da Malaysiakini.
Informazioni che risalgono al
2004.
“Un blitz venne stato effettuato
da una squadra di polizia nei
confronti di scommettitori che
si trovavano in un residence alle
ore 3 e 15 del 4 luglio 2004”.
Che cosa c’era in quella data?
Lo riferisce sempre la documentazione
della polizia malese
riportata dal magazine: “In quel
raid, 22 uomini cinesi sono stati
arrestati” mentre erano intenti a
quotare scommesse illegali sulla
partita di calcio della finale di
Euro 2004, trasmessa in diretta
televisiva. Finale “tra Portogallo
e Grecia, in Portogallo”. Ci fu
la storica vittoria della Grecia
per 1 a 0 con il golden gol.
La polizia riferiva, sempre
stando a quanto riporta Malaysiakini,
che il luogo dove si
trovavano gli arrestati era stato
trasformato in “un centro scommesse
on-line tramite internet,
con puntante medie da 2 milioni
di Riggint Malesi (circa 500mila
euro, ndr.) per questa partita
di calcio”. Quanto trovato nella
stanza delle scommesse venne
sequestrato. Phua Wei Seng era
presente con gli altri allibratori
nel locale perquisito, riporta il giornale malese sempre citando
fonti di polizia.
Aggiunge inoltre che la fonte
ha riferito che Phua è stato poi
accusato e condannato e il caso
è stato chiuso. Phua pagò per
intero una multa pesantissima e
poi è fuggì in Vietnam, soprattutto
per allontanarsi da coloro
che avevano messo in piedi con
lui il giro di scommesse illegali
e con lui furono arrestati.
Sempre secondo la fonte di
polizia a Phua, che è ritenuto
uno dei più grossi bookmaker
asiatici, era stato fatto divieto
di rientrare in Malesia. Ma
nel 2008, causa difetto di
comunicazioni tra la polizia
della capitale, Kuala Lumpur, e
quella di Sarawak, Phua tornò n
malesia, anche se poi venne fermato
dall’ufficio immigrazione.
Quindi si ritiene che se ne sia
andato in Europa.
Di certo si sa che nel febbraio
del 2011 venne nominato
ambasciatore non residente di
San Marino in Montenegro. In
quella data aveva già subito,
stando al magazine malese,
la condanna per scommesse
illegali. Possibile che questo
precedente del 2004 non fosse
noto sul Titano. Di sicuro si
sapeva che era un giocatore di
poker professionista.
Ma la fonte di polizia citata da
Malaysiakini conferma anche
l’informativa già in mano
all’Fbi che indica Phua come
membro della 14K, operante
ad Hong Kong, dove la Triade
è nata. In questo ambiente
sarebbe conosciuto anche come
Sabah kia, cioè il bambino di
Sabah, che è una regione della
Malesia, seppure risulti che il
cinquantenne pokerista è nato
nella regione malese di Miri.
Curioso notare la coincidenza,
o forse coincidenza non è, che
la prima volta che Phua venne
pizziacato a fare scommesse
illegali in Malesia, erano sulla
finale di Euro 2004, partita
quale giocava la Grecia. Curioso
soggetti molto vicini a
Phua sono greci. Greco è Petros
Stathis, che lo ha aiutato nel
luglio scorso ad andarsene da
Macao, e attivo nel mondo del
calcio, figurando nella compagine
societaria dell’Aek Atene.
E anche Stefanos Balafoutis
è greco, pure lui allenatore
professionista di calcio. I due
presentarono Phua a Podeschi
e per questo motivo tutti questi
soggetti entrano nelle indagini
sulla tangentopoli sammarinese.

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