Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Riciclaggio: per la prima volta rinviata a giudizio una banca, il Credito Sammarinese

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Riciclaggio: per la prima volta rinviata a giudizio una banca, il Credito Sammarinese

 L’informazione di San Marino

 Riciclaggio: per la prima volta rinviata a giudizio una banca, il Credito Sammarinese

Il caso del Credito Sammarinese si arricchisce di un nuovo episodio processuale. L’istituto di credito dovrà comparire in giudizio come persona giuridica. Probabile riunione del fascicolo con quello già arrivato in aula

Antonio Fabbri

Che fosse in piedi un altro procedimento per riciclaggio nel quale risultava indagata anche la banca come persona giuridica, era emerso nel processo relativo al Credito sammarinese, nel quale sono imputati i vertici e i sindaci della banca, tra cui il Presidente Lucio Amati e il Direttore Generale Valter Vendemini. Era stato riferito dai legali proprio nell’udienza davanti al giudice Gilberto Felici dello scorso 30 settembre. Di quel caso, adesso, è arrivato il rinvio a giudizio ed è la prima volta che una banca a San Marino sia chiamata a rispondere come ente davanti al giudice penale.

E’ molto probabile, a
questo punto, che i due
procedimenti, quello già
in itinere in aula e quello
appena inviato al giudizio
del giudice, vengano
riuniti.
Le nuove imputazioni
I fatti per cui l’imputato
Luca Raffaello Bressi,
dovrà rispondere, sono quelli legati ai famosi
denari dello ‘ndranghetista
Vincenzo Barbieri,
narcotrafficante legato
alla cosca Mancuso che,
attraverso Valter Vendemini,
aveva trasferito
le somme al Credito
Sammarinese. Ma chi è
Bressi? E’ un dipendente
del King Rose, l’hotel di
Bologna dove si trovava
Vincenzo Barbieri
quando consegnò a
Vendemini i borsoni con
il contante. Il fatto che
fosse manager dell’hotel
non è di per sé motivo
di imputazione. Tuttavia
Bressi è risultato avere
una procura speciale sul
conto di Giorgio Galiano,
il genero di Barbieri, e
pur conoscendo l’illecita
provenienza si prestò ai
passaggi del denaro che
arrivava del narcotraffi-
co. Bressi viene quindi
accomunato a tutti gli
altri già rinviati a giudizio
, con l’imputazione di
riciclaggio, nell’ambito
della branca sammarinese
dell’inchiesta “Decollo”.
Ma non finisce qui
e questo stesso rinvio a
giudizio prevede che ad
essere imputata sia anche
una persona giuridica: la
banca.

Il ribaltamento: da parte civile a imputata. Nel processo Decollo in corso davanti al giudice Gilberto Felici, la banca, oggi in liquidazione, aveva chiesto la costituzione di parte civile. Richiesta rigettata dal giudice. In quell’occasione i legali degli imputati avevano evidenziato che, semmai, dall’operazione la banca stessa aveva tratto un vantaggio, non un danno, considerato che quel milione e tre era rimasto nelle casse dell’istituto. Ed è proprio da questi soldi che la banca ha ottenuto, considerata la contestata consapevolezza da parte dei vertici della provenienza illecita del denaro, che deriva l’accusa di riciclaggio anche nei confronti della persona giuridica.

La banca, secondo il
Commissario della
Legge Alberto Buriani
che ha firmato il rinvio a
giudizio, ha quindi tratto
vantaggio dall’operazione
di trasferimento, occultamento
e trasformazione
del denaro in titoli. Un
vantaggio consistito nella
disponibilità di denaro in
un periodo in cui era in
crisi di liquidità.
La prima volta
E’ di certo senza precedenti
per San Marino
il fatto che una banca,
come persona giuridica,
venga rinviata a giudizio.
Circostanza che crea un
precedente importante
alla luce delle innumerevoli
indagini per
riciclaggio che stanno
occupando le cronache
giudiziarie e nelle quali
sono spesso chiamai in
causa istituti di credito.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy