Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Riciclaggio soldi del narcotraffico. Condanna a 4 anni e mezzo e confisca di 1,3 milioni

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Riciclaggio soldi del narcotraffico. Condanna a 4 anni e mezzo e confisca di 1,3 milioni

 L’informazione di San Marino

 Riciclaggio soldi
del narcotraffic

Condanna a 4 anni e mezzo
e confisca di 1,3 milioni 

 Sentenza a carico di Daniela
Staiano 51enne romana accusata di aver movimentato i soldi del marito. La difesa
ha già annunciato appello

Antonio Fabbri

Soldi del narcotraffico internazionale, condanna
in primo grado
per Daniela
Staiano
, moglie di Damaso
Grassi
, condannato in Italia per associazione a delinquere finalizza,
appunto, al traffico di droga.

“Rocco” Femia (foto)
sul Titano. Rinviati a
giudizio per riciclaggio
la figlia e il suo convivente.
Una somma ingente
quella dirottata a San
Marino e poi smistata
verso altri lidi o prelevata
in contanti. Denaro,
secondo gli inquirenti,
del capo della associazione
per delinquere,
indagata nell’operazione
Black Monkey, di stanza
in Romagna, nel ravennate.
Organizzazione
criminale dedita ad una
intensa attività illecita
nell’ambito del gioco
d’azzardo on-line e delle
video slot.
Sulla testa di Femia, fra
l’altro, pendono condanne
per traffico internazionale
di armi e stupefacenti.
Ed è a queste
attività che, secondo gli
inquirenti sammarinesi,
sono da riferire i denari
portati a San Marino.
Nicola Femia, poi, è
lo stesso che, in una conversazione telefonica
intercettata con un suo
sodale, parlava del giornalista
Giovanni Tizian.
Nella telefonata diceva
di volergli “sparare in
bocca”. Per queste frasi
Tizian, che all’epoca
aveva curato diverse inchieste
sulla ‘ndrangheta
in Emilia-Romagna nei
suoi articoli pubblicati
sulla Gazzetta di Modena,
finì sotto scorta.
I soldi a San Marino
Sul Titano Nicola Femia
non è imputato, ma sono
stati rinviati a giudizio,
per avere movimentato
i suoi soldi ritenuti di
provenienza illecita, La
figlia, Guendalina Femia
di 30 anni, e il compagno
di lei, Giannalberto
Campagna di 31 anni.
I due sono accusati
di avere stipato sul
Titano un tesoretto da
1.313.096,98 euro.
Le movimentazioni
Nello specifico su un
conto aperto presso
l’Istituto Bancario Sammarinese
e intestato alla
stessa Guendalina – ma
sul quale erano delegati
a operare anche Campagna
e Nicola Femia – i
due hanno depositato
412mila e rotti euro in
contanti. 109.835 euro in
assegni circolari e quasi
450mila euro in assegni
bancari. Oltre a questo
vennero accreditati bonifici
per 341.266 euro.
In seguito una parte
di questi fondi è stata
prelevata in contanti per
395mila euro. Un’altra
parte, 300mila euro,
è stata trasferita su un
conto presso Ibs Leasing
intestato sempre a Guendalina
Femia. Infine,
559.815 euro sono stati
trasferiti tramite bonifi-
co su un conto a Cipro
intestato alla Ascot and
Clark Tech Services ltd,
società inesistente.
Tutte operazioni andate
avanti fino a tempi recenti,
ottobre 2013, tanto
che l’autorità giudiziaria
è riuscita a porre sotto
sequestro, in questo
caso, solo poco più di
10mila euro. Nulla,
a fronte della mole di denaro
oggetto dell’accusa
di riciclaggio.
Il rinvio a giudizio,
comunque, è stato
disposto in questi giorni
dal Commissario della
legge Alberto Buriani.

Il processo a carico di
Guendalina Femia e
Giannalberto Campagna,
è ancora da fissare.

 

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