Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Si mette male per Phua, gli altri imputati si dichiarano colpevoli

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Si mette male per Phua, gli altri imputati si dichiarano colpevoli

 L’informazione di San Marino

Attesa in settimana nuova
udienza a Las Vegas per l’ex ambasciatore e per il figlio Darren


Si mette male per Phua, gli altri imputati si dichiarano colpevoli

Antonio Fabbri

Per l’ex ambasciatore non residente di San Marino in Montenegro, il
malese Paul
Phua
, pare mettersi male di fronte alla Corte federale Usa.

Infatti in settimana cinque persone che erano state arrestate con lui
dall’Fbi, si sono dichiarate colpevoli. Lo ha riferito il Las Vegas
Review-Journal che annuncia anche come sia attesa in questi giorni la decisione
pure per Paul Phua e per il figlio Darren.

Phua, assieme ad altre sette persone, era stato arrestato
lo scorso luglio
con l’accusa di scommesse illegali sui mondiali di calcio
Brasile 2014. Gli agenti del Federal Bureau of Investigation avevano fatto
irruzione nella sua suite al Cesar Palace, dove erano in corso le puntate-on
line. Era stato arrestato e poi lasciato su cauzione da 2,5milioni di dollari
più il sequestro del Jet privato da 48 milioni di dollari, in attesa di
giudizio. Giudizio del quale ci sono state già diverse udienze ed è attesa
quella decisiva.

La strategia processuale
degli altri arrestati
Intanto le persone arrestate con
lui (Richard Yong, Hui Tang,
Yan Zhang, Yung Keung Fan
et Herman Chun Sang Yeung)
hanno deciso di dichiararsi
colpevoli, mentre nei confronti di uno degli arrestati (Wai Kin
Yong) le accuse sono decadute
ed è stato assolto.
Quindi i cinque imputati che
hanno optato per dichiarare la
propria responsabilità, hanno
beneficiato di uno sconto di
pena. Così Yung Keung Fan,
Herman Chun Sang Yeung e
Yan Zhang, comparsi davanti
al giudice distrettuale del
Nevada Andrew Gordon, sono
stati condannati ciascuno a una
multa di 100.000 dollari, oltre
al sequestro nei loro confronti
di contanti e beni per ulteriori
125.000 dollari. Inoltre sono
stati condannati a lasciare il
territorio statunitense immediatamente
e con divieto di
farvi rientro per i prossimi
cinque anni.In giudizio separato, vista la
diversa entità delle responsabilità
riscontrate dalla Corte,
è stato processato Seng Chen
‘Richard’ Yong, che oltre
alla stessa multa da 100.000
euro, ha visto disposto nei suoi
confronti anche un sequestro
di contanti e beni per 400.000
dollari. Un quinto imputato,
Hui Tang, ha ammesso di avere
svolto un ruolo maggiormente
determinante nell’abito dei fatti
contestati ed è stato condannato
ad una multa di 250.000
dollari, oltre a sequestri di contanti
e beni per 250.000 euro. Il
sesto imputato, Wan Kin Yong,
ha visto cadere, si diceva, tutte
le accuse nei suoi confronti.

La scelta processuale
dell’ex ambasciatore
Il fatto che le persone ritenute
complici dell’ex ambasciatore
di San Marino abbiano ammesso
la propria colpevolezza sulle
contestate scommesse illegali,
non è sicuramente un elemento
a favore di Paul Phua e del
figlio Darren, che comunque
tengono la loro linea difensiva.
Hanno deciso quindi di
proseguire con il processo. La
strategia di Wei Seng “Paul”
e Darren Phua, difesi dai
legali David Chesnoff – pure
lui giocatore professionista di
poker come Phua – e Thomas
Goldstein, è quella di contestare
la legittimità dell’irruzione
dell’Fbi nella stanza del Cesar
Palace dopo avere interrotto
la connessione internet. Il
Federal Bureau dal canto suo
contesta le eccezioni della
difesa e, tra l’altro, ha presentato
nel processo una intercettazione
telefonica del figlio di
Phua dalla quale emergerebbe
il pagamento di una mazzetta
alla polizia di Macao, dove il
malese era già stato arrestato in
giugno per gli stessi motivi di
scommesse illegali, che lo ha
rilasciato poco dopo consentendogli
di volare a Las Vegas.

Phua e San Marino
Oltre ad essere ex-ambasciatore
di San Marino, oggi revocato,
Wei Seng “Paul” Phua è diventato
noto sul Titano nell’ambito
dell’indagine sulla tangentopoli
sammarinese.
Il malese, che è ritenuto
dall’Fbi membro della temibile
Triade 14k, organizzazione
criminale internazionale con
base ad Hong Kong, è entrato
nell’indagine sammarinese per
alcuni passaggi di denaro per
importi ingenti tra la società a
lui riconducibile, la Black Sea
Pearl ltd, e la Clabi ltd, società
riconducibile a Claudio Podeschi
e Biliana Baruca, che sono
sotto custodia cautelare dallo
scorso 23 giugno.

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