Antonio Fabbri-L’Informazione di San Marino: Sindaco di Monte Colombo arrestato, i soldi degli illeciti sul Titano

Antonio Fabbri-L’Informazione di San Marino: Sindaco di Monte Colombo arrestato, i soldi degli illeciti sul Titano

Segue rettifica Agenzia Dare

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Sindaco di Monte Colombo arrestato, i soldi degli illeciti sul Titano

Il sindaco di Monte Colombo Eugenio Fiorini (foto), è stato arrestato venerdì mattina e si trova ai domiciliari con l’accusa di truffa aggravata, falso truffa aggravata e abuso d’ufficio. E ancora una volta le vicende di contestato malaffare delle zone vicine finiscono anche sul Titano. Infatti come riportato su queste pagine (l’informazione di domenica 12 luglio 2015) la vicenda giudiziaria sammarinese vede la 42enne Laura Balacchi, residente a Dogana ma nata a Rimini, dover rispondere di riciclaggio. E’ accusata di aver trasferito e occultato su un conto presso la Banca di San Marino a lei intestato 215.603 euro. Per gli inquirenti si tratta del provento della truffa ai danni dell’ente pubblico compiuta da Fabrizio Balacchi ed Eugenio Fiorini, il sindaco arrestato l’altro ieri.

La genesi del caso
La vicenda che aveva
portato all’indagine per
riciclaggio è legata a
quella che ha portato
all’arresto. L’indagine
era partita da un esposto
dei cittadini, arrivato
ai carabinieri a fine del2012. Un esposto che indicava
Eugenio Fiorini
come un sindaco piuttosto
‘disinvolto’ nel gestire
la cosa pubblica, in
particolare il settore edilizio.
Era così scattata la
denuncia per abuso d’ufficio,
legata ai rapporti
del primo cittadino con
la Comunità del Lago.
Tra i provvedimenti di
ieri anche il sequestro
di una casa di Fiorini in
cui vivono la madre e il
fratello.

Le implicazioni
sammarinesi

Secondo le ricostruzioni
contenute nel decreto di
rinvio a giudizio sammarinese
la truffa oltre
confine era consistita
nel chiedere e ottenere
un permesso di costruire
una abitazione in area
sottoposta a limitazioni e divieti, mediante intestazione
fittizia a favore
di un imprenditore
agricolo e nel mancato
pagamento degli oneri
di urbanizzazione e concessione.
Secondo l’accusa
sul conto di Laura
Balacchi vennero versati
i soldi del compenso erogato
a Fabrizio Balacchi
per avere compartecipato
alla truffa e una parte
delle somme usate per la
costruzione dell’immobile.
I soldi erano stati poi
prelevati in contanti per
un importo pari a 146mila
euro e tramite bonifico
per 40mila euro. Fin qui
le accuse, che comunque
dovranno essere vagliate
nel dibattimento che si
aprirà davanti al giudice
Gilberto Felici il prossimo
9 febbraio 2016

Antonio Fabbri

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Qualcuno dei sostenitori
del “tutto è cambiato”
dirà che è roba datata.
Ma questa sarà forse
un’eccezione, perché le
movimentazioni contestate
dal tribunale del Titano
registrate presso la
Banca di San Marino arrivano
fino al maggio del
2014. Ancora, qualcuno
dei sostenitori del “tutto
è cambiato” dirà che per
movimentare tanti soldi si
saranno usati chissà quali
espedienti, viste le nuove
stringenti normative. E
invece, secondo l’accusa
e in attesa del giudizio,
ancora una volta siamo
a raccontare della contestazione
a un residente
sul Titano che mette a
disposizione il suo conto
con i classici prelievi in
contanti per importi mica
da poco.

Antonio Fabbri

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Rettifica Agenzia Dare

Comunicato stampa
Il sottoscritto Scalbi Luigi, presidente pro tempore dell’Associazione Dare, in relazione al contenuto degli articoli giornalistici apparsi sulla stampa locale in data tre, quattro, cinque e sei ottobre 2015, al fine di fornire un’informazione completa e veritiera sull’evento oggetto di cronaca, precisa quanto segue.
1.    In data 30.11.1988 l’Associazione Dare, a seguito di regolare autorizzazione ad effettuare la realizzazione delle opere di urbanizzazione a completamento delle strutture in corso di costruzione, sottoscriveva idonea polizza fideiussoria a favore del Comune di Monte Colombo (Rn) a garanzia della effettiva realizzazione di opere di urbanizzazione primaria come previsto dal “piano particolareggiato di iniziativa privata per il recupero urbanistico” relativamente alle opere di via Canepa. La polizza fornisce la garanzia alla pubblica amministrazione che il privato, a seguito di autorizzazione concessa ad effettuare opere infrastrutturali, provveda al completamento delle stesse. Tale completamento avveniva in data 08/05/1992 mediante il deposito a protocollo di tutta la documentazione necessaria richiesta. L’atto conseguente a tale deposito doveva consistere nell’emissione di un‘autorizzazione allo svincolo della polizza di fidejussione avendo ottemperato agli obblighi di legge e completato tutte le opere di urbanizzazione. Tale atto non veniva mai emesso nonostante numerosi solleciti.
2.    In data 23/02/2001, a seguito di ulteriori aggiornamenti documentali alla pratica in oggetto, il ns consulente tecnico rinnovava la richiesta integrandola con altra documentazione nel frattempo resasi necessaria atteso il trascorrere del tempo ed il sedimentarsi di provvedimenti normativi aggiuntivi. Nonostante l’ulteriore integrazione mai nessun provvedimento veniva emesso dall’amministrazione in merito alla nostra richiesta di svincolo per la polizza citata.
3.    Nel mese di Gennaio del 2011, a seguito di ulteriori richieste formulate per le vie brevi agli uffici competenti del comune di Monte Colombo ci veniva evidenziata la mancanza del verbale di collaudo, eseguito da tecnico abilitato, di una delle opere di urbanizzazione realizzate nel 1992. Nonostante avessimo rappresentato che tale collaudo fosse stato già effettuato da un ingegnere di Rimini anche alla presenza di nostro tecnico dopo in deposito degli atti inerenti il completamento dei lavori del 1992, l’atto non si trovava in pratica. Si decideva, pertanto, al fine di concludere definitivamente la pratica di incaricare un tecnico abilitato di Rimini per la stesura del certificato tecnico di collaudo con onere di spesa totalmente a nostro carico. Lo stesso veniva definitivamente depositato e protocollato in data 12/05/2011 e solo a seguito di ciò l’amministrazione emetteva un provvedimento di svincolo della predetta polizza.
4.    Desidero evidenziare che la polizza in oggetto, in essere dal 1992 al 2011 è stata sempre regolarmente pagata per un costo complessivo pari a € 28.308,00 (VENTOTTOMILATRECENTOTTO €). A tale importo occorre considerare (aggiungere) il costo del sopralluogo di collaudo citato. E’ palese che se l’amministrazione avesse provveduto ad ottemperare nei tempi e nei modi previsti non avremmo patito il danno economico derivante dalla tenuta in vita della polizza fideiussoria ben oltre i termini necessari.
Tanto si riferisce per dovere di cronaca pregando di darne comunicazione negli stessi modi e termini in cui è stata data quest’oggi la notizia sulla vostra testata.
Ringraziando per la collaborazione,
il presidente dell’Associazione DARE,
Luigi Scalbi.

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